Abbiamo provato a metterci nei panni di un viaggiatore qualunque che, atterrando in Sicilia all’aeroporto Falcone – Borsellino di Palermo, voglia raggiungere Sciacca e desideri farlo utilizzando il trasporto pubblico, come dovrebbe essere normale per qualunque tragitto turistico che si rispetti.

Il nostro viaggiatore ha già consultato ViaMichelin, che gli indica il percorso più veloce in 118 km. e la durata in un’ora e mezza.

Il nostro amico non vuole noleggiare un’auto, ragion per cui decide di andare a consultare gli orari proposti dall’unica azienda di trasporto pubblico che gestisce, in monopolio da tempo immemorabile, la tratta Palermo – Sciacca.

Il nostro immaginario visitatore arriva a Palermo in un giorno feriale e il sito delle Autolinee Gallo gli propone le seguenti 4 possibilità:

  • Ore 7:50 – arrivo a Sciacca ore 10:40, durata del viaggio 2 ore e 50 minuti
  • Ore 11:30 – arrivo a Sciacca ore 14:25, durata del viaggio 2 ore e 55 minuti
  • Ore 14:55 – arrivo a Sciacca ore 16:45, durata del viaggio 1 ora e 50 minuti
  • Ore 18:30 arrivo a Sciacca ore 21:10, durata del viaggio 2 ore e 40 minuti

Quattro corse gli sembrano già una miseria, considerato che gli hanno parlato di Sciacca come di una vera città turistica , ma sopratutto non riesce a capacitarsi della durata del viaggio… tre corse su quattro vanno ben oltre le 2 ore e mezza…

Si informa meglio e scopre che quelli delle Autolinee Gallo sono proprio dei furboni, perché quando presero a suo tempo l’impegno con il vicesindaco Fisco di aumentare i collegamenti tra l’aeroporto e la città di Sciacca (in quel momento c’era una sola corsa al giorno, quella delle 14:55) presero in giro l’amministrazione Termine e con essa la città intera: le tre corse aggiuntive che inserirono non furono infatti dei “diretti” via autostrada, ma semplici combinazioni di orari tra i quelli dei bus che coprivano la tratta aeroporto – terminal di Palermo e quelli già in essere dal terminal di Palermo fino a Sciacca.

Il nostro malcapitato viaggiatore, il cui arrivo a Palermo avviene alle ore 08:30, è quindi costretto ad attendere circa 3 ore e finalmente prende il suo bravo autobus delle Autolinee Gallo che lo porta a Palermo, dove attende solo una mezz’ora e può finalmente salire sull’autobus con destinazione Sciacca, sul quale ha tutto il tempo (3 ore) per schiacciare un lungo pisolino.

Ma i problemi per il nostro caro “viaggiatore a Sciacca” non sono ancora finiti…

Quando arriva al nuovissimo terminal di Via Lioni, alle 16:45, si guarda intorno alla ricerca urgente di un gabinetto… inutilmente… ma chi sta dietro di lui si rende conto della situazione e gli suggerisce gentilmente di rivolgersi al bar della vicina stazione di rifornimento, che è aperto.

Soddisfatti i suoi bisogni fisiologici, abbastanza impellenti, il nostro carissimo viaggiatore munito del suo trolley non proprio leggero prova a informarsi sugli orari dei bus urbani che collegano Via Lioni con il non vicino Corso Vittorio Emanuele.

Gli rispondono che può consultare l’apposita bacheca informativa della Cooperativa Aeternal collocata all’ingresso del terminal:

Per conoscere questi orari occorre scansionare con il proprio smartphone il QD core.

A questo punto per farla semplice proviamo a pensare che l’immaginario viaggiatore, pur non più giovane, abbia la necessaria competenza per farlo.

Dopo attenta e non facile consultazione dei percorsi e degli orari della Linea 1, della Linea 2, della 3 e della 4 scoprirà che non c’è nessun autobus urbano che può portarlo in Corso Vittorio Emanuele e che dovrà arrangiarsi diversamente.

Non vi diciamo come, perché non lo sappiamo neanche noi…

Bene, tutto quanto sopra potrà anche sembrare fantasioso o, per chi è abituato alle cose tipicamente siculo-saccensi, del tutto ordinario e normale, magari del tutto infrequente.

Ci sentiamo tuttavia di affermare che una cosa del genere è del tutto indegna di un paese civile e di una città a cui piace denominarsi come turistica, che da qui a qualche anno dovrà prepararsi ad accogliere nuovi ed importanti flussi turistici.

È su questo genere di cose che la classe politica cittadina dovrebbe misurarsi e lavorare, e qui non c’è maggioranza e opposizione, ma solo il bene della nostra città e l’efficacia della vera politica.