E vittoria fu. I colori neroverdi del calcio saccense dopo tanti, troppi anni di anonimato, sventolano sul podio regionale più alto, conquistando una prestigiosa Coppa Italia 2025 nel torneo di Eccellenza.
Nella finale sul campo di Paternò l’Unitas Sciacca di mister Galfano, del presidente Rizzuto e di una compagine societaria che ormai da alcuni anni è diventata il vero e proprio punto di forza, batte in finale il Città di Avola con un gol di capitan Di Mercurio, realizzato ad inizio secondo tempo.
Non ci soffermiamo sull’aspetto tecnico della partita perché non eravamo presenti, ma in questa sede vogliamo evidenziare come in questa vittoria non ci sia nulla di casuale, essendo essa il risultato di un lavoro serio portato avanti negli ultimi anni da una dirigenza di 18 persone dotate non solo di passione, ma anche di serietà, competenza e buon senso.
A tutti loro la città deve dire GRAZIE, non tanto e non solo per il fatto meramente sportivo della vittoria in Coppa Italia, ma sopratutto per aver dimostrato che quando si pianifica il lavoro in modo programmato e continuativo, senza perdere la bussola nei momenti difficili, allora si può costruire davvero qualcosa di importante.
Capita che lo sport, e così anche il calcio, diventi lo specchio fedele di realtà ben amministrate e ben guidate, in alternativa alle grandi disponibilità economiche.
In serie A l’Atalanta è lì a dimostrarlo ormai da qualche anno.
E da qualche anno c’è a Sciacca una sostanziale continuità dirigenziale, che gestisce la società con modalità cooperativistiche e che sta lavorando bene, tant’è che il primo gran bel risultato è arrivato.
Complimenti anche al tecnico Galfano, che sta guidando la squadra con autorevolezza, competenza e anche con uno stile suo personale che non guasta mai.
Godiamoci allora questa bella e meritata vittoria, gioiamo insieme ai giocatori che l’hanno conquistata sul campo e torniamo a guardare al campionato con rinnovata fiducia perché anche lì l’Unitas Sciacca, ne siamo certi, potrà fare molto bene.