Era prevedibile che ci fossero reazioni, per le perplessità che oggettivamente esso solleva, in conseguenza dell’atto di indirizzo approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Sciacca nella sua ultima riunione, su proposta delle forze politiche di opposizione.

Questo il testo dell’atto di indirizzo:

Premesso:
che nel Comune di Sciacca operano diverse associazioni sportive che partecipano a manifestazioni di grande rilievo che si svolgono anche oltre i confini della Sicilia;
che detta attività, non solo dà lustro al nostro comune, ma comporta una notevole attività di promozione del nostro territorio.
Dato atto:
che l’attività sportiva riveste un notevole ruolo di socializzazione e di inclusione dei nostri giovani in un momento storico come quello che oggi viviamo;
che le associazioni riescono a garantire le trasferte di cui si è detto con un notevole sacrificio economico ed in taluni casi è necessario anche il contributo delle famiglie degli atleti.
Per tutto quanto sopra i consiglieri comunali rivolgono all’Amministrazione il seguente atto di indirizzo:
disporre a favore delle associazioni sportive che partecipano a manifestazioni fuori dal territorio siciliano un contributo economico, che dovrà essere parametrato in ragione degli atleti coinvolti, e attingere per la copertura finanziaria all’imposta di soggiorno.

Fin qui l’atto di indirizzo, che adesso l’amministrazione Termine è chiamata a recepire e che in aula ha già riscosso una manifestazione di gradimento da parte dell’assessore allo sport Valeria Gulotta.

Oggi interviene in proposito l’Associazione Turistiche del Centro con un comunicato stampa.

In esso viene premesso:

  • che la tassa di soggiorno rappresenta quel “tributo comunale di scopo”, introdotto dalla riforma fiscale del 2009, che ha dato la possibilità agli enti locali di usufruire di alcune riscossioni fiscali attingendo ad uno dei settori interessati dal federalismo fiscale, quale è appunto quello turistico;
  • che i proventi della tassa di soggiorno devono essere reinvestiti dal Comune solo ed esclusivamente nell’ambito turistico, così come previsto dal comma 1 dell’articolo 4 del D.Lgs. del 14 marzo 2011 n. 23 – che stabilisce: il gettito dell’imposta “è destinato a finanziare interventi in materia di turismo”, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali; servizi volti a migliorare l’esperienza turistica;
  • che trattasi di imposta fissa richiesta ai turisti, ovvero alle persone che alloggiano presso le strutture ricettive del Comune dai proprietari delle strutture ricettive, siano esse alberghiere o extra-alberghiere, che assumono quindi il ruolo di agenti contabili, diventando in tal modo soggetti responsabili degli obblighi tributarie e come tali anche sanzionati (nel caso in cui vi siano errori o violazioni degli obblighi in merito al pagamento della tassa di soggiorno è prevista una sanzione amministrativa e una segnalazione alla Corte dei Conti).

Tutto ciò premesso, l’Associazione Strutture Turistiche del Centro ritiene che nelle scelte che riguardino la destinazione dell’imposta di soggiorno, che contribuisce in maniera importante ad rimpinguare le casse del bilancio comunale (attualmente l’importo si aggira su un milione di euro in entrata per il Comune), si tenga in considerazione anche il parere di un rappresentate della categoria strutture ricettive, che peraltro dovrebbe far parte di quel tavolo tecnico previsto dal regolamento sull’imposta di soggiorno e che invece non ne fa parte; tavolo tecnico che dovrebbe riunirsi almeno una volta l’anno proprio per avere contezza del gettito e dell’impegno delle somme, onde poter dare consigli e suggerimenti.

Infine, l’Associazione Turistica delle Strutture del Centro, esprime l’auspicio che lo stesso interesse maturato per altri settori considerati dalla stessa non pertinenti, possa essere rivolto per il settore del turismo: e quindi promozione autentica della città, arredo urbano, sistemazione del verde, servizi al turista.

Come dar torto a queste considerazioni? Senza nulla voler togliere alle legittime esigenze delle società sportive con impegni agonistici fuori regione, che tuttavia potrebbero essere soddisfatte ricorrendo ad altri e più pertinenti capitoli di spesa.

Insomma, siamo di fronte all’ennesimo episodio che conferma la mancanza cronica in questa nostra bella città di una illuminata visione e sensibilità verso il turismo da parte della nostra classe politica.