Un’idea progettuale di grande respiro e qualità per la città di Sciacca.

È quella che è stata presentata ieri sera dalla Fondazione Amato Vetrano nel corso del convegno svoltosi in sala Blasco in occasione del 150^ anniversario della nascita della Fondazione stessa.

Un’idea, con un sito web che visivamente già la esprime (sito che viene inaugurato oggi), che per Sciacca al momento può costituire soltanto il sogno di riuscire a  realizzarla, ma si sa bene che i sogni possono davvero avverarsi quando in molti iniziano a crederci: e noi di ServireSciacca vogliamo essere tra questi. 

Intanto ci credono fortemente i componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Amato Vetrano: Salvatore Chiarello, Ignazio Piazza e Francesca Barbera, ai quali si affiancano in qualità di segretario Luciano Abbene (che ha  il merito di aver risanato la situazione economica della Fondazione) e il sindaco pro tempore di Sciacca, Fabio Termine, che per statuto presiede la fondazione stessa. 

L’idea progettuale è quella di salvare e valorizzare l’antico e maestoso edificio dell’ex istituto agrario oggi in stato di progressivo crollo a causa del logorio causato dal tempo e di una vera e propria implosione acceleratasi negli ultimi quindici anni.

L’edifico, che il cavaliere Amato Vetrano lasciò per testamento alla città di Sciacca per farvi una scuola agraria riveste un’importanza particolare in quanto testimonianza significativa della storia, della cultura e dell’arte della nostra comunità: un Monumento che racconta una storia, un’emozione, un pezzo di umanità.
Ammirarlo significa entrare in contatto con il passato, comprendere il presente e costruire un nuovo futuro

Una proposta di ristrutturazione e riqualificazione per farne un cuore pulsante della comunità di Sciacca, un punto di riferimento culturale e formativo.

La Fondazione Amato Vetrano intende infatti avviare un ambizioso percorso di questo prezioso lascito del Cavaliere Amato Vetrano, simbolo di una visione lungimirante e del profondo legame con il territorio di Sciacca.

Il progetto mira infatti a trasformare l’edificio in un centro polifunzionale di eccellenza, dedicato alla cultura, alla formazione e alla valorizzazione dell’agricoltura sostenibile e dei suoi prodotti. Si prevede che tale percorso di riqualificazione possa essere inizialmente sostenuto da fondi privati e dall’impegno di stakeholder strategici, che desiderano investire in questa operazione, guidati da uno spirito filantropico e attratti dal significativo ritorno di immagine che l’iniziativa può offrire.

Intanto è stato inserito nell’iniziativa pubblica del FAI “ I Luoghi del Cuore” dei luoghi italiani da non dimenticare e occorre votarlo per far sì che vengano acquisite le prime somme necessarie agli interventi di prima e assoluta urgenza (è possibile votarlo anche attraverso il nuovo sito web della Fondazione).

Queste invece sono le tavole progettuali della complessiva riqualificazione presentate ieri sera nel corso del convegno:

Questo imponente edificio venne come detto lasciato per testamento dal cavaliere Calogero Amato Vetrano alla città di Sciacca insieme ai seguenti altri beni, da destinarsi esclusivamente per la fondazione e attuazione di un istituto scolastico agrario:

  1. Salme 54 ex feudo di “Forficicchia” che equivalgono a 190 ettari;
  2. Salme 20 ex feudo di “Verdura” che equivalgono a 83 ettari;
  3. Salme 16 Fondo Marchesa in contrada “Mendolito” che equivalgono a 63 ettari.

Considerando il valore di mercato più basso per l’anno 2019, si può affermare che l’ammontare totale della donazione dei terreni pari a 336 ettari ammonti ai valori odierni a 5.500.000 euro, fonte Agenzia dell’Entrate.

Ma chi era davvero Calogero Amato Vetrano, nostro concittadino vissuto (1819 – 1886) in epoca risorgimentale?

Un uomo dalle molteplici sfaccettature, impegnato in politica, economia, cultura e sociale. Un politico attivo, rappresentante istituzionale e attivista politico. Un uomo di grande impegno civile, dimostrando il suo attaccamento ai valori risorgimentali. Un imprenditore illuminato. Filantropo, intellettuale e mecenate. Cultore della cultura.

In sintesi, Calogero Amato Vetrano è stato una figura poliedrica e determinante per lo sviluppo della sua città, Sciacca. Il suo lascito è ancora oggi vivo, grazie all’Istituto scolastico che porta il suo nome e che continua a formare giovani nel campo dell’agricoltura e non solo.

Il convegno e il sito web che nasce oggi hanno anche il grandissimo merito civico di rendere noti aspetti finora sconosciuti di questo personaggio, del quale finora poco si sapeva, scoperti attraverso una minuziosa ricerca effettuata con “Google libri” nelle più importanti biblioteche italiane, europee e statunitensi, e i cui interessantissimi risultati possono essere scoperti accedendo al nuovo sito web:

https://www.fondazioneamatovetrano.com/