La Madonna del Soccorso ha steso il suo mantello sulla città per tutto il tempo della processione, lasciando che la pioggia abbondante scendesse durante la notte. La redazione di “Servire Sciacca” era determinata a fare le riprese in diretta di tutto il percorso della vara, nonostante le incerte previsioni meteo della vigilia. Senza i potenti mezzi che “altri” possiedono, sono scesi in campo con i cellulari il Direttore Nino Porrello, il giovanissimo collaboratore Giuseppe Puleo, Tony Russo e dietro le quinte Filena Rizzuto. Più determinati che supportati, più appassionati che fortificati strutturalmente, acceso il mio smarphone, li ho seguiti, prima durante il percorso, che poi da casa per il rientro della vara. Era la prima volta che il nostro giornale civico si lanciava in una situazione al limite delle proprie possibilità.
Ma la risposta del pubblico è stata sorprendente. Sulla chat in diretta, tanti elogi e preghiere alla Madonna e tanti ringraziamenti al team che seguiva passo passo il procedere dell’evento, tra letture di documenti storici di Nino, le interviste casuali a personaggi conosciuti e non di Tony, gli interventi flash di Giuseppe che si occupava sopratutto delle riprese video.
Interruzioni della linea, ripristino…fino ad arrivare sul sagrato della Madrice, dove qualcosa ha cominciato a non funzionare. La chat si infiamma tra qualche protesta degli spettatori che vedevano sul più bello interrotto il video collegamento e altri che difendono a spada tratta i nostri colleghi.
Nino e Giuseppe si accorgono che il sovraccarico di collegamenti sta interrompendo la diretta. Ma, a quel punto, bisogna entrare in chiesa e concludere. Il video va e viene: anzi, va via proprio nel momento clou dell’ingresso e quando ritorna, non è perfettamente a fuoco. La Madonna rientra nel tripudio generale. La diretta di Servire Sciacca é conclusa.
Ventimila visualizzazioni e una “copertura” di 7.500. Non male per quattro avventurosi e appassionati cronisti che ci hanno movimentato, pur con le loro imperfezioni, tutto il percorso della processione. Il tutto senza la freddezza della precisione, con l’anima della improvvisazione, con la tensione che ci hanno regalato le riprese “non ordinate” in mezzo alla gente, tra improbabili commenti e a volte imbarazzanti ma veri “fuori onda”. Insomma, il bello della diretta e un autentico servizio civico da parte di un giornale civico tra quel popolo che la Madonna ama da sempre e che da domani tornerà ad amare.
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