Ci tenevo ad assistere all’opera performativa “Creatura”, un progetto ambizioso e di ampio respiro dei nostri concittadini Giuseppe Raso e Accursio Cortese. Annunciata da una campagna pubblicitaria di quelle che ama Giuseppe (il grande manifesto in Via Madonna della Rocca) a richiamo dell’evento, da articoli sulla stampa locale e regionale, da video e clip sui social di Accursio, si conclude oggi il primo step della loro splendida avventura al Planetario di Villa Filippina a Palermo.
![](https://i0.wp.com/www.serviresciacca.it/wp-content/uploads/2025/02/338324813_951866159566523_6922144751216696366_n-768x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/www.serviresciacca.it/wp-content/uploads/2025/02/57da75db-8689-4288-a933-a3ae1c10216b-1-1024x1016.jpg?ssl=1)
L’opera performativa in sei movimenti mira a far vivere allo spettatore un’esperienza sensoriale immersiva dell’evoluzione dell’universo, dalla sua nascita 13,8 miliardi di anni fa, fino ai nostri giorni. Seduti in cerchio nella sala del planetario, con il viso rivolto all’insù, abbiamo visto ruotare il “vuoto”, l’Inflazione, il nostro proto-Universo e da lì le varie fasi: dal Big Ben alla separazione della luce dalla materia, alla vita che riempie di di significato l’universo, alla guerra e alla morte che occultano il mistero e la bellezza.
![](https://i0.wp.com/www.serviresciacca.it/wp-content/uploads/2025/02/252f1176-a194-4fc2-a46a-ba3f504f5b94.jpg?resize=640%2C480&ssl=1)
A trascinarci in questa esperienza in cui davvero il cuore si “spaura” per il nostro essere tanto “piccoli” nell’immersione della teoria cosmogonica, sono le voci di Alfonso Veneroso, Claudio Ambrosetti, Giovanni Raso, Vittoria Ciancimino, Luisa Raso, Paola Caracappa. E la MUSICA. Il suono, i rumori, i diversi soundscape che assumono una connotazione dialettica e narrativa creati da Accursio Cortese per trascinarci all’interno dello spazio cosmico come in un vortice di sensazioni che non sappiamo dominare e che , a tratti, sembra travolgerci. La musica che racconta se stessa, utilizzando il suono in tutte le sue declinazioni possibili.
![](https://i0.wp.com/www.serviresciacca.it/wp-content/uploads/2025/02/470675328_1146771367453980_5569831077238837662_n-2-724x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/www.serviresciacca.it/wp-content/uploads/2025/02/4fc0e187-fe53-4b8d-9410-02b91f1d5f64.jpg?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/www.serviresciacca.it/wp-content/uploads/2025/02/c84e5549-7c59-4237-9f84-9425b03250db.jpg?ssl=1)
A darci un brivido finale, il movimento scenico ideato da Giovanni Raso che unisce Sh e Sha in una drammatizzazione a stretto contatto con gli spettatori. Il respiro dell’Universo lo abbiamo davvero sentito in questo lavoro impegnativo e foriero di nuovi traguardi per due amici, due “artisti” che guardano al futuro mettendo in campo la loro creatività, esperienza, competenza e professionalità. Un salto di qualità che da loro ci aspettavamo e che non ci ha assolutamente deluso.