
L’assessore ai Servizi a Rete, Alessandro Curreri, replica oggi alla nota di ieri del segretario cittadino della DC Giuseppe Milioti sulla crisi idrica, sul recente servizio in emergenza dopo i furti al Carboj, sugli interventi di riparazione alle condotte comunali.
Ecco quanto dice Curreri:
“Non ho mai detto, intanto, che la crisi idrica fosse finita. Ho solo detto che a seguito del ripristino del funzionamento dell’impianto Carboj si è chiusa la fase di emergenza provocata dal furto di cavi elettrici. E chiudendosi la fase di emergenza non vi erano più le condizioni per tenere un servizio di supporto all’ente gestore con un dispiegamento importante di uomini e mezzi per la fornitura in emergenza ai cittadini. Tutti i comuni sono in crisi, lo leggiamo dalla cronaca quotidiana. E solo nella nostra città si è messo su, per giorni, un apparato di forze di grande portata, con il coinvolgimento di più enti e della Protezione civile per cercare di alleviare il più possibile i disagi ai cittadini dopo l’atto criminale al Carboj. Ripristinata la sorgente, abbiamo ripreso a combattere ogni giorno, con grande impegno, attenzione e serietà, contro una rete cittadina colabrodo che non ci dà pace. Un tratto di rete riparato messa in pressione può collassare nel tratto vecchio e vetusto immediatamente successivo. Per questo sovente si è proceduto a riparare un intero pezzo. Mi sembra ingiusto denigrare il lavoro di una ditta seria come quella di Giovanni Certa, o di un Rup come il dirigente comunale Salvatore Gioia. Si sta facendo un grande lavoro per far fronte a una situazione difficile provocata da condotte fragili e nessuno avrà pace fino a quando non saranno sostituite con un intervento radicale e ampio con una rete moderna, all’altezza delle esigenze della nostra città. Collaboriamo, allora, affinché diventi realtà la nuova rete idrica. Solo allora vedremo un po’ di luce e solo allora saremo a fianco della cittadinanza. In Consiglio comunale, così come adesso, non ho mai detto che avremmo risolto le criticità, i nodi gordiani, i bypass incrociati di una Pais che ha sempre messo la polvere sotto il tappeto. I lavori in sostituzione sono poca roba rispetto alla più vasta visione, ma si sta facendo tanto. Ci hanno permesso ad esempio di operare su crolli e cedimenti improvvisi, come quello in Corso Vittorio Emanuele il cui intervento ci ha permesso di assicurare la processione della Madonna del Soccorso e di permettere la normale attività di cittadini e commercianti. Ma si deve continuare, senza polemiche strumentali, dando sempre il massimo. Proprio per questo bisogna inserire almeno due nuove voci nel bilancio pluriennale del Comune, nel patrimonio e per la convenzione dare avere. Per avere più strumenti per andare in sostituzione di AICA, che pur adesso dovrà continuare per un periodo da sola, sempre con la fattiva e risolutiva collaborazione di tutti. Ma resta il grande e comune obiettivo: la realizzazione della nuova rete idrica. Che la DC, allora, ci aiuti, collabori, mettendo a frutto le proprie conoscenze e i propri collegamenti virtuosi”.