“Una Ztl in tutto il centro storico, insieme a dehors compatibili, può aprire nuove prospettive per ridare vitalità ai luoghi della nostra storia ed all’economia cittadina. Il parere positivo della Soprintendenza ai Beni Culturali al regolamento dehors varato dal Comune di Sciacca è un importantissimo passaggio tecnico che finalmente apre le porte ad una prospettiva innovativa nella gestione degli spazi pubblici e nella valorizzazione del centro storico“.

Lo dice oggi Ezio Bono, Presidente dell’Associazione Sciacca Turismo, dopo avere appreso che l’atto che disciplina l’occupazione del suolo pubblico con installazioni esterne da parte delle attività commerciali ha superato lo scoglio dell’ente che si occupa della tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

Si tratta di una regolamentazione che da tempo gli operatori economici della città sollecitano. La stida – aggiunge Bono- è adesso quella di inserire i dehors all’interno di un progetto di città che faccia dello spazio pubblico un modello di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Occorre accelerare i tempi per arrivare all’esame conclusivo da parte del Consiglio Comunale di Sciacca e potere cosi entro la imminente stagione estiva presentare le apposite richieste. Riteniamo – conclude Bono – che Sciacca offra condizioni di luce e climatiche favorevoli per usufruire degli spazi aperti, che le attività commerciali possono e devono sfruttare nel rispetto dei regolamenti vigenti. Siamo certi che una Ztl in tutto il centro storico, insieme ai dehors compatibili, aprirà nuove ed importanti prospettive per l’afflusso di turisti e per ridare vitalità ai luoghi della nostra storia”.

L’invito di Ezio Bono al consiglio comunale ad accelerare i tempi per l’esame conclusivo appare del tutto pertinente, visto che questo importante argomento è già da diverse sedute consiliari all’ordine del giorno, ma non si arriva mai ad esaminarlo. Con la conseguenza che al tempo lunghissimo che si è preso la Soprintendenza di Agrigento per rilasciare il dovuto nulla osta si aggiunge adesso questo ulteriore lasso di tempo riferibile alle tempistiche non propriamente veloci del consiglio comunale.