di Giuseppe Recca

Un vero e proprio allarme viario si abbatte sulla città.

Il cavalcavia che collega il centro storico di Sciacca con il popoloso quartiere Perriera, il più abitato di Sciacca con i suoi 15 mila residenti, presenta gravi criticità che da alcuni anni risultavano segnalate da tanti cittadini e che oggi costituiscono oggetto di una urgente richiesta di verifica tecnica e messa in sicurezza.

Sono stati i consiglieri comunali  Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò ad appellarsi al sindaco Fabio Termine, con una lettera trasposta anche in un video, per chiedergli di predisporre un intervento di accertamento tecnico.

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Il ponte ad occhio nudo presenta una situazione di degrado complessivo determinato dall’erosione dello strato superficiale del cemento, dai ferri a vista e da diversi giunti aperti.

In poche parole, è a rischio la circolazione stradale e l’incolumità di automobilisti e motociclisti.

I consiglieri sottolineano che a Sciacca manca la “cultura della prevenzione”, che in tanti anni non è stato fatto un adeguato piano di manutenzione, che non sono mai stati sanati danni che erano piccoli nel momento in cui si sono verificati, al fine di prevenire ed evitare future ingenti spese e danni a persone e cose.

Si tratta di un asse viario fondamentale per la circolazione stradale cittadina, costruito più di cinquant’anni fa, oggi in uno stato di degrado del calcestruzzo e di corrosione dell’armatura di precompressione, che potrebbe generare importanti problemi di affidabilità, compromettendo l’effettiva capacità portante della struttura.

In questa città – dicono i due consiglieri comunali nella lettera trasmessa al sindaco Fabio Termine – le autorità amministrative smbrano concentrate sulle cose effimere e dimenticano aspetti importanti come la messa in sicurezza delle infrastrutture cittadine”.

Nel caso in questione è visibile come il calcestruzzo sia interessato da un processo di ammaloramento più o meno diffuso, con presenza di fessure, lesioni e distacchi accentuati dalla presenza di infiltrazioni di acque, e con fenomeni di degrado tale da innescare la corrosione nelle armature.

Giuseppe Recca