Si sa il randagismo a Sciacca è ormai da tempo una vera e propria emergenza, ma la situazione sembra essere ignorata dalle istituzioni.
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Da mesi, l’Ambulatorio Veterinario Comunale è chiuso per problemi strutturali e per la mancanza di autorizzazioni, lasciando senza servizio sia gli animali randagi che quelli di proprietà di cittadini.
Nel frattempo, cani e gatti continuano a moltiplicarsi.
L’associazione Balzoo Sciacca, da tempo impegnata nella tutela degli animali, denuncia lo stallo delle sterilizzazioni, fondamentali per contenere il fenomeno:
“Dopo la chiusura dell’ambulatorio comunale l’Asp non ha più fatto sterilizzazioni. Il Comune dal canto suo non ha fatto nulla per ripristinare i locali, visto e considerato che non risulta eseguito alcun lavoro”.
Quindi la situazione è ad un punto di stallo, sia con i cani/gatti randagi, che con quelli dei canili. Inoltre abbiamo cani con adozione che non possiamo fare partire perché devono uscire dal canile già sterilizzati e quindi marciscono in canile avendo una casa pronta per loro ma anche con i cani e gatti privati”.
Qualche tempo fa, l’amministrazione aveva annunciato l’istituzione di una task force per affrontare il problema.
Ad oggi, non si hanno più notizie di questa iniziativa, né di eventuali risultati ottenuti. Che fine ha fatto la task force sul randagismo? È rimasta solo un titolo sui giornali?
Giungono alla nostra redazione segnalazioni anche dal quartiere di San Marco, dove cani randagi azzannano gatti e inseguono in modo aggressivo le persone, mentre le colonie feline crescono senza controllo.
Balzoo Sciacca, che nel 2024 ha già trovato casa per circa 120 cani, si trova impossibilitata a proseguire il proprio lavoro in modo efficace.
“Non possiamo svuotare il mare con un cucchiaino”, denunciano dall’associazione, sottolineando che senza il supporto delle istituzioni il fenomeno del randagismo non potrà mai essere arginato.
L’appello è chiaro: il Comune deve attivarsi subito per ripristinare i locali dell’ambulatorio e l’ASP deve sbloccare la documentazione necessaria per riprendere le sterilizzazioni.
Questa la nostra intervista a Maurizio La Rosa: