Nell’era digitale, nella quale l’attenzione è spesso frammentata e le notizie scorrono veloci, un istituto scolastico del nostro comprensorio ha offerto ai suoi studenti un’esperienza che va ben oltre i libri di testo e le lezioni tradizionali. È stata proposta  un’attività didattica unica nel suo genere grazie a gesti semplici e dal significato profondo.

L’immigrazione, un tema complesso e delicato, spesso al centro del dibattito politico e sociale, non è stata solo spiegata ma anche vissuta. L’approccio non accademico, bensì pratico e coinvolgente, ha permesso in un certo senso agli studenti di vivere in prima persona le emozioni e le sfide connesse a questa realtà.

La consegna che è stata data ai ragazzi è stata semplice: scrivere il nome della persona più importante della propria vita su una sagoma di carta. Subito dopo l’invito a posare quelle sagome su una barca di carta. Una barca dunque fragile, precaria come la vita di chi intraprende un viaggio della speranza in un mare imprevedibile e pericoloso.

Improvvisamente la bacinella viene smossa, l’acqua inizia ad agitarsi, la barca si rovescia e tutte le sagome scompaiono sotto l’acqua…

Una metafora potente… D’istinto tutti si alzano e cercano di salvare i loro cari,  ma la carta si è già sciolta!

A squarciare il silenzio di quel momento è il piccolo Asfraf, un loro coetaneo che ha condiviso i dettagli del suo viaggio della speranza dall’Egitto a Lampedusa. 

La sua storia, fatta di pericoli, paure e speranze, arriva dritta al cuore degli studenti, che prima ascoltano in religioso silenzio e poi lo riempiono di domande.

Non la solita lezione fredda e impersonale, ma un’esperienza che segna e che insegna l’umanità. Non giudicare, vedere oltre le apparenze, capire che dietro ogni migrante c’è una storia, un essere vivente con tanti sogni, paure e speranze, questo il messaggio  principale che la scuola in quella classe ha voluto dare.

Un apprendimento vero, significativo, che non si limita al tempo di una lezione, ma che durerà tutta la vita.

Un seme piantato che ci auguriamo germoglierà nei cuori e nelle menti degli alunni, e che li spingerà a essere cittadini più consapevoli, responsabili e accoglienti, e comunque mai indifferenti.

Di FILENA RIZZUTO

Sono esperta in comunicazione internazionale e mi occupo di ospitalità di lusso.In questi anni ho capito che in vacanza la vera ricchezza è scoprire le cose semplici e genuine del paese in cui si è ospiti. Per questo adoro condividere le tradizioni, la bellezza e il buon cibo e racconto piccole storie che fanno grande la nostra storia, provando a stuzzicare il piacere della scoperta di Sciacca e delle "cose" di Sicilia.