Si infiamma stamattina la polemica tra i consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò da una parte e la società Futuris, che ha in gestione la macchina organizzativa del Carnevale di Sciacca, dopo il botta e risposta di ieri sulla questione dei controlli ai varchi di ingresso del circuito di Via Allende nei giorni delle sfilate, di cui abbiamo già riferito con il nostro articolo che riproponiamo nella parte conclusiva.
I due consiglieri comunali hanno trasmesso adesso un comunicato stampa nel quale dicono in premessa di voler fare solo chiarezza nei confronti dei cittadini e anche della società Futuris.
Quest’ultima, dicono i due consiglieri comunali, “ con molta leggerezza e supponenza si è affrettata a rispondere in modo scomposto alla segnalazione fatta dagli stessi Brucculeri e Blò, rispetto alle ispezioni fatte ai varchi su borse e zaini dagli addetti della Futuris al fine d’impedire l’ingresso di bottigliette d’acqua o di panini dentro il circuito della manifestazione carnevalesca”.
A tal proposito, i due rammentano alla società Futuris il fatto che gli stessi in qualità di consiglieri comunali esercitano le prerogative, previste dalla legge, di rappresentanza degli interessi dei cittadini e di farsi portavoce delle segnalazioni provenienti dagli stessi cittadini, cosi come è avvenuto nel caso specifico.
Il comunicato stampa ricorda inoltre agli amministratori della società Futuris che “la possibilità di vietare l’ingresso di bottigliette d’acqua o panini nel circuito di una manifestazione di Carnevale dipende da diversi fattori giuridici e pratici”.
A questo punto Brucculeri è Blò fanno la seguente sintesi di questi fattori:
“1. Base Giuridica Sicurezza Pubblica: Gli organizzatori possono introdurre restrizioni legate alla sicurezza (es. vietare bottiglie di vetro per prevenire rischi di lesioni). Per le bottigliette di plastica o il cibo, occorre una giustificazione plausibile (es. controlli antifrode, igiene). Regolamenti Locali: Se l’evento si svolge in uno spazio pubblico, le ordinanze comunali potrebbero limitare la discrezionalità degli organizzatori. In spazi privati (es. aree a pagamento), è più facile imporre regole come il divieto di cibo/bevande esterne. Condizioni di Accesso: Se il divieto è chiaramente comunicato al momento dell’acquisto del biglietto (es. tramite avvisi), i partecipanti accettano tacitamente le condizioni, rendendo il divieto legittimo.
2. Limiti e Eccezioni. Accesso all’Acqua: In Italia, il diritto all’acqua potabile è tutelato. Se si vieta l’ingresso di bottigliette, gli organizzatori devono garantire fonti d’acqua gratuite o a prezzo calmierato (art. 26 del Codice del Consumo). Esigenze Specifiche: È necessario prevedere eccezioni per motivi di salute (es. diete mediche, intolleranze) o per bambini piccoli, in linea con i principi di non discriminazione.
3. Motivazioni Pratiche. Tutela dei Venditori: Spesso i divieti mirano a proteggere gli esercenti interni che pagano per gli spazi. Questa motivazione è accettabile se non lede diritti fondamentali. Gestione dei Rifiuti: Limitare cibi/bevande esterne può ridurre l’impatto ambientale, ma deve essere proporzionato (es. incentivare borracce riutilizzabili).
4. Comunicazione e Applicazione. Chiarezza: Il divieto deve essere esplicitato in modo visibile (biglietti, siti web, cartelli all’ingresso). Modalità di Controllo: È ammissibile un controllo preventivo (es. bagagli), ma la confisca di beni legittimi (acqua, cibo per esigenze mediche) potrebbe sollevare contestazioni”
“In conclusione – sostengono i consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò – è sì possibile vietare l’ingresso di bottigliette d’acqua o panini se:
- la misura è giustificata da ragioni di sicurezza, igiene o tutela commerciale;
- se vengono offerte alternative accessibili (es. punti acqua gratuiti);
- se sono previste eccezioni per esigenze specifiche;
- se il divieto è comunicato in modo trasparente e applicato senza discriminazioni”.
“In assenza di questi elementi – conclude il comunicato stampa dei due consiglieri comunali – il divieto è da considerai abusivo, soprattutto in spazi pubblici o se limita diritti essenziali. E fermo restando che ispezioni, secondo gli artt. 244 e ss. del codice di procedura penale, possono essere effettuate solo con decreto motivato dell’autorità giudiziaria e non da privati operatori. Perquisizioni e ispezioni sono atti dell’autorità giudiziaria effettuati dalle forze dell’ordine”.
Illegali le perquisizioni fatte all’ingresso del circuito del Carnevale di Sciacca? L’organizzazione dice di no.
FEB 26, 2025
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I Consiglieri Comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò, fondatori dell’Associazione “UNITI e LIBERI per SCIACCA”, denunciano oggi quelle che considerano “pratiche commerciali che rischiano di trasformare una serata di divertimento al Carnevale di Sciacca in un salasso per il portafoglio delle famiglie”.
Accade infatti, dicono i consiglieri Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò, che “gli addetti ai varchi d’ingresso fanno aprire borse o zaini alle persone che accedono, perquisendoli all’interno per garantire l’ingresso senza cibi né bevande”.
Per i due consiglieri comunali di opposizione “nessun privato può frugare addosso a un’altra persona o controllare le sue cose (borse, zaini, ecc.) senza averne il permesso: la perquisizione può essere eseguita solamente dagli agenti di polizia giudiziaria (carabinieri, polizia, finanza, ecc.) e da nessun altro, e soltanto per i gravi motivi previsti dalla legge. Ogni altra forma di perquisizione è illegale e potrebbe costituire perfino un reato”
“Questo, aggiungono Brucculeri e Blò, significa non solo che nessun privato può mai eseguire una perquisizione, ma anche che ciò è inibito perfino agli altri pubblici ufficiali diversi dalle forze dell’ordine: ad esempio, un medico o un insegnante (che, nell’esercizio delle loro funzioni, sono pubblici ufficiali) non potrebbero mai perquisire un paziente o un alunno”.
La perquisizione è una cosa seria, che viola la libertà delle persone, e pertanto, può essere eseguita solo nei casi previsti dalla legge e con le persone da essa indicate, concludono Brucculeri e Blò.
Immediata è arrivata la replica dell’organizzazione del Carnevale di Sciacca 2025, che così argomenta:
“Il Carnevale di Sciacca è una manifestazione di grande richiamo che attira ogni anno migliaia di visitatori. La gestione di un evento di tale portata richiede l’adozione di misure adeguate per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti, in conformità con le normative vigenti e in collaborazione con le autorità competenti. Riguardo ai controlli agli ingressi, precisiamo che NON si tratta di perquisizioni, bensì di verifiche visive e richieste di apertura di borse e zaini, una pratica comune in eventi pubblici di grande affluenza. Pratica peraltro svolta da personale qualificato, formato e autorizzato dalla Prefettura ed iscritto agli Albi Prefettizi secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero dell’Interno del 06 0ttobre 2009. Questi controlli hanno esclusivamente lo scopo di prevenire l’introduzione di oggetti pericolosi e garantire il rispetto delle disposizioni stabilite per l’evento, che acquistando il biglietto sono intrinsecamente accettate dagli avventori alla manifestazione. Il divieto di introdurre cibi e bevande in bottiglia di plastica, vetro, o in lattina, all’interno dell’area della manifestazione è una misura adottata per ragioni di sicurezza perché sarebbe impossibile verificarne il contenuto.
Gli addetti ai controlli operano nel pieno rispetto della privacy e della dignità dei visitatori, procedendo ad ispezioni senza mai procedere a perquisizioni personali, prerogativa esclusiva delle forze dell’ordine che sono comunque sempre presenti ai varchi di ingresso a monitorare l’attività svolta.
Siamo sempre aperti al dialogo e disponibili a confrontarci con le istituzioni e i cittadini per migliorare l’esperienza del Carnevale, ma riteniamo essenziale sottolineare che ogni misura adottata avviene sotto il controllo degli organi in materia di Ordine Pubblico ed ha il solo obiettivo di garantire la sicurezza e il buon andamento della manifestazione.
Confidiamo nella collaborazione di tutti affinché il Carnevale di Sciacca resti un evento di festa, condivisione e tradizione, nel rispetto delle regole e dei diritti di ogni partecipante, scevro da osservazioni pretestuose e prive di fondamento normativo”.