
I Consiglieri Comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò, soci fondatori dell’associazione “Uniti e Liberi per Sciacca”, propongono di avanzare la candidatura di Sciacca come nuova provincia.

Lo fanno con una lettera aperta inviata al Sindaco Fabio Termine e al Presidente del Consiglio Comunale Ignazio Messina, descrivendo le motivazioni e le possibili tappe di questa loro iniziativa, che definiscono di grande rilevanza per il futuro del nostro territorio, aggiungendo che se supportata da un’adeguata analisi e da un coinvolgimento delle istituzioni e della comunità, potrebbe rappresentare un’opportunità storica per il nostro comprensorio.
Queste le motivazioni della proposta:
1. Omogeneità del territorio – Il territorio che fa capo a Sciacca, comprendente i comuni del distretto di competenza del tribunale di Sciacca e altri comuni limitrofi, presenta una forte omogeneità storica, culturale ed economica. Al contrario, i comuni attualmente inclusi nella provincia di Agrigento non condividono questa coesione, essendo caratterizzati da realtà socio-economiche eterogenee e da una gestione spesso eccessivamente “Agrigento-centrica”. Sciacca, invece, rappresenta un polo naturale di riferimento per un’area vasta e coesa, che merita di essere valorizzata attraverso una governance autonoma.
2. Vantaggi socio-economici – Sciacca vanta una consolidata vocazione termale, che attira visitatori da tutta Italia e dall’estero, e un artigianato di eccellenza, in particolare nella lavorazione della ceramica. Questi settori, insieme al turismo balneare e culturale, costituiscono un potenziale economico significativo che potrebbe essere ulteriormente sviluppato con una gestione provinciale più vicina alle esigenze del territorio. Inoltre, l’istituzione di una nuova provincia favorirebbe una migliore allocazione delle risorse, una pianificazione territoriale più efficace e un maggiore coinvolgimento delle comunità locali nei processi decisionali.
• Sviluppo infrastrutturale e occupazionale – La creazione di una nuova provincia comporterebbe investimenti in infrastrutture, trasporti e servizi, con ricadute positive sull’occupazione e sulla qualità della vita dei cittadini. Inoltre, una provincia autonoma potrebbe attrarre maggiori fondi regionali, nazionali ed europei, destinati a progetti di sviluppo sostenibile.
• Identità e coesione sociale – Sciacca e i comuni limitrofi condividono una forte identità culturale e storica. La creazione di una nuova provinciarafforzerebbe il senso di appartenenza e la coesione sociale, favorendo una governance più efficace e vicina ai bisogni dei cittadini.
3. Analisi socio-economica- Per supportare questa proposta, è necessario avviare un’analisi socio-economica dettagliata, che evidenzi:
o Il potenziale economico dei settori trainanti (terme, artigianato, turismo, agricoltura).
o I benefici derivanti da una gestione autonoma delle risorse e dei servizi.
o La riduzione delle disparità tra i comuni del territorio, garantendo uno sviluppo più equilibrato e sostenibile.
Riferimenti normativi
La costituzione di nuove province è regolamentata dalla Legge n. 56 del 2014 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni) e dal Decreto Legislativo n. 142 del 2015. Tali norme prevedono la possibilità di istituire nuove province, previa valutazione di fattibilità e approvazione da parte degli organi competenti (1)
Conclusioni:
La proposta di istituire Sciacca come nuova provincia rappresenta, per i consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò’, un’opportunità unica per valorizzare le peculiarità del nostro territorio, promuovere uno sviluppo socio-economico equilibrato e garantire una governance più vicina alle esigenze delle comunità locali.
In conclusione i due consiglieri dicono di confidare nell’impegno di sindaco e presidente del consiglio comunale per intraprendere tutte le iniziative necessarie, coinvolgendo le istituzioni competenti e sensibilizzando la cittadinanza su questa importante tematica, per far sì che la proposta possa trovare presto concretezza.
Distinti saluti,
(1) La costituzione in Italia di nuove province è regolata dalla legge e richiede un iter specifico. Ecco una panoramica generale del processo:
1. Normativa di Riferimento
• La costituzione di nuove province è disciplinata dalla Legge 56/2014 (nota come “Legge Delrio”), che ha riformato l’organizzazione territoriale delle province italiane.
• Le province sono enti territoriali di area vasta, con competenze specifiche in materie come trasporti, viabilità, edilizia scolastica e tutela ambientale.
2. Iter per la Costituzione di una Nuova Provincia
• Proposta: La proposta di istituire una nuova provincia può provenire da comuni, regioni o attraverso iniziative popolari.
• Parere della Regione: La regione interessata deve esprimere un parere sulla proposta.
• Legge Regionale: Se la regione approva la proposta, deve emanare una legge regionale per istituire la nuova provincia.
• Approvazione del Parlamento: La legge regionale deve essere ratificata dal Parlamento italiano attraverso una legge statale.
• Referendum: In alcuni casi, può essere richiesto un referendum consultivo tra i cittadini dei comuni interessati.
3. Casi Specifici per la Sicilia
• La Sicilia, in quanto regione a statuto speciale, ha una maggiore autonomia legislativa. Tuttavia, l’istituzione di nuove province deve comunque seguire un iter simile, con l’approvazione dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) e la successiva ratifica da parte dello Stato italiano.
4. Considerazioni Pratiche
La costituzione di nuove province è un processo complesso e raro, poiché richiede un ampio consenso politico e istituzionale.
Negli ultimi anni, si è discusso di ridurre il numero delle province esistenti piuttosto che crearne di nuove, per ragioni di efficienza e risparmio.
5. Esempi Recenti
• Un esempio recente è la proposta di istituire la Provincia di Monza e Brianza (2004), che ha richiesto anni di dibattito e iter legislativo prima di essere approvata.
