
Nostro servizio particolare

Questa partita così attesa ed importante sembrava di fatto esser durata solo 18 minuti.
Quando infatti il centravanti dello Sciacca, Gueie, si è fatto espellere per un vistoso fallo di reazione dall’arbitro Antonuccio (della sezione di Roma), sono stati in tanti a immaginare che i sogni dei neroverdi di Galfano fossero arrivati al capolinea.
Affrontare con un uomo in meno quella che viene considerata come una sorta di corazzata calcistica, quel Barletta che con molte giornate di anticipo si è già guadagnato da capolista solitario la promozione in serie D mettendo tantissimi punti di distacco sulla seconda in classifica, sembrava infatti impresa improba e tale in realtà si è confermata per buona parte della partita, dal minuto 19 del primo tempo fino al al minuto 70 della ripresa.
Questo quarto di finale di coppa ha avuto tre protagonisti principali: il primo in negativo è stato proprio Gueie, che con il suo sciagurato fallo di reazione ha privato la squadra di quel che viene considerato l’attaccante di maggior peso; il secondo protagonista è stata la tempra di acciaio di questa squadra di mister Galfano che, pur trovandosi costretta a subire per lunghi tratti la supremazia di manovra e di possesso palla dell’undici pugliese, non ha mai mollato e ha compensato con il cuore e l’orgoglio alla superiorità avversaria; il terzo protagonista sono stati gli ultras neroverdi, che non hanno mai smesso, neanche per 1 secondo (e non stiamo affatto esagerando) di tifare a più non posso, riuscendo a trasmettere nelle vene dei giocatori di casa quell’indispensabile linfa del non rassegnarsi mai. Grazie Ultras!
Lo Sciacca scende in campo tra il tripudio del pubblico con tutti i titolari, nessun giocatore è indisponibile per questo attesissimo match.
Anche da Barletta sono arrivati in tanti, ma la bolgia degli ultras neroverdi li sommergerà per l’intera partita.
Lo Sciacca parte contratto, non è il fraseggio di gioco a cui siamo abituati e ci si affida anche ai palloni lunghi. Ma è comprensibile, l’avversario è di qualità ed è una fase di studio. La partita sembra comunque equilibrata, ma poi al minuto 18 avviene il fattaccio, la reazione di Gueie è del tutto scomposta, l’arbitro lo espelle mentre il difensore che lo marca se la cava con un giallo.
A questo punto la partita cambia volto, la superiorità numerica in mano ad una squadra come il Barletta diventa supremazia di gioco e anche di occasioni.
Per due volte, immediatamente consecutive, l’estremo difensore dello Sciacca, Keba, si supera e ci mette una pezza, ma passa ancora un minuto e al minuto 36 gli ospiti vanno in vantaggio: la rete è di Lattznzio, e dalla tribuna sembra viziata dal fatto che il pallone scivola sul braccio del giocatore prima di essere insaccata in rete.
Al rientro in campo Galfano inserisce l’attaccante Kabi al posto di Erbini e passa al 5-3-2 arretrando Rosario Licata (il migliore in campo, in assoluto).
La scelta di Galfano attribuisce maggior equilibrio e compattezza alla squadra di casa, che tuttavia continua a subire l’iniziativa avversaria e non riesce a produrre azioni che possano consentirle il pareggio.
Ma Galfano l’azzecca al minuto 65 quando, mentre in molti si aspettano l’ingresso di Margaritini, lui fa entrare Catanzaro al posto di D’Amico: e dopo soli 5 minuti il centrocampista lo ripaga, realizzando il bel gol del pareggio, grazie ad una semirovesciata in area su spiovente proveniente da un calcio di punizione tirato da Licata dalla fascia laterale sinistra.
È l’unica seria conclusione a rete per lo Sciacca nella ripresa, ma nel calcio oltre alle occasioni da rete contano anche la resilienza e lo spirito indomito.
Il Barletta alla fine pareggia una partita che, per come si erano messe le cose, avrebbe anche potuto tranquillamente vincere.
Nell’ultimo dei 4 minuti di recupero riesce anche a segnare quello che avrebbe potuto essere il raddoppio e quindi la vittoria, facendo scendere il gelo sul Gurrera, ma l’arbitro ben piazzato e il guardalinee non hannoesitazioni ad annullare per fuorigioco.
Forse il segno del destino… e l’Unitas Sciacca di Galfano, pur privo del suo miglior attaccante, potrà andarsela a giocare sul campo di Barletta con spirito indomito e con la forza interiore di chi vuol fare il colpaccio e continuare a far sognare i tifosi.
Qui di seguito la sala stampa con l’allenatore e il presidente Rizzuto:
https://www.facebook.com/ServireSciacca/videos/1706472729904736/
