L’on. Carmelo Pace, capogruppo della DC di Cuffaro all’ARS, interviene oggi sul recente avvio dei lavori di adeguamento sismico nel presidio ospedaliero di Ribera.

L’inizio dei lavori a Ribera, finalizzati all’intervento di adeguamento e miglioramento sismico sul nostro ospedale – dichiara l’on. Pace – è un’ottima notizia in primis per i cittadini di tutto il comprensorio”.

La scelta di destinare al ‘Fratelli Parlapiano’ quasi 8 milioni e mezzo di euro di fondi PNRR, nell’ambito della programmazione regionale, è un segnale importante e tangibile che va a rafforzare l’importanza dell’ospedale di Ribera, continua significativamente il parlamentare riberese.

Dice bene, l’on.le Carmelo Pace. Aver ottenuto più di 8 milioni di euro è un segnale assolutamente inequivocabile su quale sia la volontà della politica sanitaria siciliana su questa porzione di territorio siciliano che è l’ASP di Agrigento.

Una politica che non ha la capacità di esprimere una visione chiara ed esplicita sulla necessaria sinergia di due presidi ospedalieri distanti solo pochi chilometri l’uno dall’altro, Ribera e Sciacca, riunificati apparentemente solo in un denominazione ufficiale (Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera) che peraltro nessuno utilizza né dialetticamente né in termini di utilizzo funzionale complementare dei due presidi ospedalieri. Che solo insieme, con una reale unione funzionale, senza duplicazioni, senza doppioni di costi pubblici inutili e che alimentano sacche di operatività minimale, potrebbero costituire una risorsa per la sanità regionale.

Il progetto di cui parla oggi l’on.le Pace è realizzato con fondi del PNRR, Missione 6 Salute, nell’ambito di interventi denominati “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” e prevede, tra le altre, azioni che coinvolgono i cinque presidi ospedalieri della provincia di Agrigento: Ribera, Sciacca, Agrigento, Canicattì e Licata.

I lavori, attualmente, sono partiti a Canicattì e Ribera. Per il presidio ospedaliero “F.lli Parlapiano” l’investimento complessivo è di Euro 8.484.665,29.

Per il deputato riberese, vice presidente della commissione parlamentare Salute, Servizi Sociali e Sanitari, “questo intervento, unitamente all’arrivo della Tac, di prossima, imminente dotazione, che concorrerà al miglioramento dell’accuratezza delle diagnosi per i nostri cittadini, testimonia il riconoscimento della centralità del nostro ospedale e ne consolida la posizione”.

Come risulta evidente anche dalle parole utilizzate, la visione dell’esponente della DC di Cuffaro è, purtroppo, del tutto distonica rispetto ad un asse effettivamente unitario Sciacca-Ribera, ma persegue in quella direzione assolutamente distintiva delle due strutture ospedaliere, che sarà forse per lui appagante sotto il profilo politico ed elettorale, ma che a nostro avviso non è appagante per nulla sotto il profilo della qualità della sanità ospedaliera di territorio.

La stazione appaltante per questi lavori di adeguamento sismico è l’Asp di Agrigento e la data di ultimazione dell’intervento è prevista per il 31 dicembre 2025.