Nostro servizio particolare

Svanisce alle 22:30 di un mercoledì sera, sotto i riflettori dello stadio Puttilli di Barletta, il sogno dello Sciacca di accedere alla semifinale nazionale della Coppa Italia d’Eccellenza. 

Il fortissimo Barletta, già promosso in serie D, batte i neroverdi del presidente Rizzuto con il minimo scarto, ma la squadra di mister Galfano esce di scena in modo assolutamente onorevole sia in termini di punteggio complessivo (1-2) che di confronto sul piano del gioco e del temperamento.

Alla fine la compagine saccense rimane vittima, più che del quotatissimo e titolato avversario, delle proprie carenze offensive, che non le hanno consentito di finalizzare in modo utile e produttivo i volumi di gioco prodotto e l’autorevolezza da categoria superiore messa in mostra.

Nessuno ce lo toglierà mai dalla testa: nel doppio confronto è stato probabilmente decisivo quel minuto 18 del primo tempo al Gurrera, con l’espulsione di Gueie: privati del loro miglior attaccante, i neroverdi saccensi sono riusciti ad acchiappare il pareggio sul campo di casa, ma a Barletta sono riusciti a rendersi davvero pericolosi una sola volta, quando a quattro minuti dalla fine il portiere di casa ha miracolosamente salvato su conclusione a distanza ravvicinata di Erbini, subentrato a capitan Licata. 

Partita tiratissima con due squadre che si sono fronteggiate testa a testa per tutti i novantaquattro minuti, esprimendosi entrambe su alti livelli. Lo Sciacca ha giocato molto bene, sia in fase di possesso palla che di non possesso, a conferma del fatto che mister Galfano la squadra la sa mettere in campo molto bene, tant’è che nella metà campo avversaria i neroverdi ci sono stati comunque più del Barletta.

Unitas Sciacca esce dal campo e dalla Coppa Italia con il massimo degli onori e con il diritto ad un grande, meritatissimo applauso.

Adesso occorre riemmergersi immediatamente nel clima del campionato per recuperare punti preziosi sulla terza in classifica. Perché i playoff non si possono fallire!