Con un deludentissimo pareggio casalingo per 1-1 contro la terz’ultima in classifica l’Unitas Sciacca ha messo praticamente in archivio le residue speranze di riacciuffare per i capelli l’ultimo treno per accedere ai playoff di campionato.

Occorreva una vittoria, fin troppo facile sulla carta, per andarsi a giocare il tutto per tutto domenica prossima in trasferta sul campo della seconda in classifica Città di Gela, che in contemporanea con l’incapacità dei neroverdi di battere il Partinocoaudace ha conseguito l’ormai consueta vittoria a suon di gol per 1-5 in trasferta.

Al Gurrera invece è andata in scena la rappresentazione tipica delle più recenti esibizioni: difficoltà nell’andare a rete, incapacità di vincere, espulsioni gratuite (ben due nell’occasione) invece di gol.

I punti di distacco in classifica dal Città di Gela sono così diventati 12 e se ancora la matematica lascia qualche chance di raggiungere il -9, la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti.

La squadra neroverde di mister Galfano è arrivata a questa fase finale di campionato con le batterie scariche, complici sicuramente le energie spese per la coppa Italia, mentre il Città di Gela c’è arrivato carico a mille, e nel giro di poche partite ha portato il suo distacco dallo Sciacca da + 7 a + 12, mettendo in mostra una freschezza e una capacità realizzativa che purtroppo lo Sciacca non ha mai messo in campo dall’inizio del campionato, soffrendo sempre o quasi per vincere anche nelle sue esibizioni più brillanti sotto il profilo del gioco.

Peccato davvero, è davvero difficile adesso innalzare la bandiera dell’entusiasmo per andare tutti insieme a Gela con la fortissima speranza di una vittoria. Tentarci potrebbe anche essere un obbligo, ma lo scenario per domenica prossima appare a questo punto particolarmente complesso.

Lo avevamo detto all’inizio del campionato e lo ripetiamo, coerentemente, oggi: l’obiettivo annuale era e doveva essere il raggiungimento dei playoff, per dare un senso compiuto a questa stagione come trampolino di lancio per puntare alla serie D l’anno prossimo (se la società troverà i mezzi per farlo); il non riuscirci rappresenta a nostro avviso un risultato in campionato tutto sommato deludente, sia pur mitigato dalla legittima soddisfazione di aver conquistato la Coppa Italia di Eccellenza regionale.

A fine campionato occorrerà una riflessione approfondita su quanto di positivo e di negativo ha evidenziato l’insieme dei due tornei disputati, con riferimento alla conduzione tecnica (a nostro avviso comunque positiva), al parco giocatori e alla campagna acquisti, per trarne indicazioni davvero utili per il futuro.

Occorrerà una riflessione altrettanto approfondita sulla problematica degli incassi nelle partite casalinghe, che rimangono decisamente bassi e alla quale va trovata una valida alternativa per consentire alla società, che negli ultimi anni ha gestito l’Unitas Sciacca in modo a nostro avviso encomiabile, di trovare la volontà e la possibilità economica di proseguire il proprio cammino con l’obiettivo dichiarato della serie D.