I consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò, ritornano a sollecitare con urgenza l’attenzione dell’Amministrazione Comunale in merito alla richiesta di un sopralluogo tecnico sul “ponte della Perriera”, richiesta già formalmente inoltrata il 16 febbraio 2025.

La questione riguarda lo stato di degrado strutturale del ponte, che rappresenta un asse viario strategico per la città di Sciacca, collegando il centro storico al popolatissimo quartiere di espansione della Perriera, una città nella città.

I consiglieri comunali Brucculeri e Blò affermano in una lettera inviata al sindaco Fabio Termine che tale infrastruttura è ormai compromessa da fenomeni di erosione del calcestruzzo, corrosione delle armature di precompressione e giunti aperti che mettono seriamente a rischio la sicurezza degli utenti della strada”.

Le immagini del video a supporto di tale richiesta documentano in modo incontrovertibile tale deterioramento avanzato: fessure, lesioni, distacchi e ferria vista sono sintomi di una problematica che non può più essere ignorata.

Il ponte, costruito oltre cinquant’anni fa, non ha mai beneficiato di una manutenzione adeguata, né di interventi strutturali preventivi, lasciando oggi cittadini e automobilisti esposti a un pericolo reale e crescente.

“L’inerzia e la mancata azione – dichiarano i due consiglieri comunali esponenti di Uniti e Liberi per Sciacca – rischiano di trasformare questo ponte in un altro caso di cronaca drammatica, simile a quanto accaduto altrove (si pensi al triste esempio del Ponte Morandi a Genova)”.

Come già ricordato – proseguono – la cultura della prevenzione è assente nella nostra città, e ci si limita spesso ad intervenire solo quando i danni diventano irreparabili. Tuttavia, chiudere gli occhi di frontea un problema così grave non salva il ponte, ma condanna la città a conseguenze che potrebbero essere devastanti, sia in termini di vite umane che di disagi economici e sociali”.

Pertanto, Brucculeri e Blò chiedono formalmente:

1. L’immediata effettuazione di un’ispezione tecnica da parte di personale qualificato, al fine di valutare lo stato attuale della struttura;

2. La pianificazione e l’avvio di interventi urgenti di messa in sicurezza, inclusi attività di monitoraggio, controllo e manutenzione strutturale;

3. La comunicazione tempestiva alle autorità competenti e ai cittadini in merito alle azioni intraprese e ai tempi previsti per la risoluzione del problema.

Il tempo stringe – concludono – e ogni giorno di ritardo aumenta il rischio di un evento catastrofico. Non possiamo permetterci di aspettare che il peggio accada per poi piangerci addosso. Serve un’azione immediata, responsabile e trasparente, per garantire la sicurezza dei cittadini e preservare un’infrastruttura fondamentale per la nostra comunità”.