Il consigliere comunale nonché presidente della Commissione consiliare bilancio, Filippo Bellanca, fornisce oggi una sua riflessione su una tematica importante della nostra città e lo fa con una lettera aperta indirizzata al sindaco Termine e all’assessore al bilancio Leonte.

Si tratta di una proposta per contrastare la desertificazione commerciale, sostenere le imprese e rilanciare i settori produttivi del centro storico di Sciacca.

È una tematica che anche il nostro giornale ha trattato con un articolo del 15 febbraio scorso, che prendeva spunto dalle vetrine e saracinesche chiuse di negozi in via Giuseppe Licata (riportiamo l’articolo in coda ) e che abbiamo avuto modo di trattare anche in uno dei nostri appuntamenti mensili in diretta con il sindaco. In quell’occasione come giornale avevamo proposto al primo cittadino di metter su un vero e proprio “tavolo” di esperti per costruire e pianificare una vera e propria strategia pluriennale contro la desertificazione (non solo commerciale, ma anche di vita quotidiana cittadina) del nostro centro storico, perché sono tante le cause che concorrono a determinare questa gravissima situazione e per ognuna di esse occorre individuare tipologie di soluzioni che, in un insieme sistemico e armonico, possano realizzare le condizione per una rinascita di una zona molto ampia e bellissima della città, che va eda San Michele fino al porto passando per il centro storico comunemente inteso.

Il sindaco aveva replicato che gli sembrava una buona idea, realizzabile, ragion per cui noi attendiamo che le dia concretamente corso…

Negli ultimi giorni avevamo anche raccolto le foto degli esercizi commerciali chiusi in Corso Vittorio Emanuele, per una seconda puntata giornalistica sulla problematica, ma il consigliere Bellanca ci ha preceduto, ragion per cui le pubblichiamo in coda a questo articolo, dopo aver dato spazio alla riflessione e proposta di Filippo Bellanca:


Nel mio ruolo di Consigliere Comunale e di Presidente della Commissione Consiliare Bilancio, sento il dovere di contribuire fattivamente alla risoluzione delle problematiche della città ed alla ricerca di opportunità di crescita sociale ed economica.

Tra le maggiori criticità presenti, per le quali le autorità comunali di governo dovrebbero concentrarsi con maggiore impegno, c’è l’evidente progressiva riduzione delle attività economiche nel centro storico cittadino, ed in particolare nella via Giuseppe Licata e in corso Vittorio Emanuele.
 
Sull’esempio di tanti enti locali, ed in particolare del Comune toscano di Massa (61 mila abitanti) propongo l’istituzione di un contributo a fondo perduto destinato ad incentivare nuove aperture commerciali e migliorare quelle esistenti nella via Giuseppe Licata e in corso Vittorio Emanuele.


Il sottoscritto ritiene che si possa trattare di un’opportunità concreta per riqualificare il centro storico; sostenere il commercio locale, con un impatto positivo sull’economia cittadina; potenziare l’offerta turistica e commerciale, valorizzando le risorse dell’imposta di soggiorno; promuovere l’innovazione e l’occupazione, con particolare attenzione a giovani e donne imprenditrici.

Il finanziamento sarebbe garantito tramite imposta di soggiorno (previa verifica della fattibilità tecnica) o risorse del bilancio comunale.

Convinto del fatto che è dovere di ogni rappresentante istituzionale produrre il massimo sforzo per aiutare sia i cittadini comuni che quelli impegnati nei vari settori produttivi, mi impegno a seguire da vicino questo percorso, avendo cura di definire ogni dettaglio che possa concretizzarlo a breve coinvolgendo tutto il consiglio comunale”.
 

IL GIORNALISTA SEGNALA…

Il disastro della Via G. Licata attraverso l’impatto visivo di quelle vetrine e saracinesche

DiNINO PORRELLO

FEB 15, 2025

La cosa è nota più o meno a tutti.

Ma ho voluto proprio materialmente contarle le vetrine e le saracinesche di quei negozi ormai chiusi in quella parte della nostra centralissima Via Giuseppe Licata che va dalla chiesa di San Francesco alla Porta Palermo, chiusure che aumentano di giorno in giorno a che assurgono ormai a metafora visiva della profondissima crisi in cui versa il nostro centro storico.

Sono 46 le vetrine/saracinesche in questione e solo il loro impatto visivo può efficacemente rappresentare il problema, più della parole:

E se, una volta per tutte, cominciassimo a porci il problema della Via Licata e, più in generale, della crisi del centro storico di Sciacca?

Noi di Serviresciacca un contributo propositivo, un’idea su come iniziare ad affrontare il problema, lo abbiamo già dato direttamente al sindaco in uno degli incontri mensili: nella consapevolezza che le cause del problema possono essere molteplici, così come le contromisure da adottare, abbiamo proposto di istituire un tavolo tecnico di lavoro con il contributo di elevate professionalità, per analizzare in profondità cause e proposte di soluzioni, da trasporre poi in un’azione amministrativa da mettere in atto in un arco di tempo pluriennale, per rendere raggiungibile l’obiettivo di un centro storico rivitalizzato e degno di un’autentica città turistica. 

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