


Nostro servizio particolare
L’Unitas Sciacca conclude l’ultima partita al Gurrera di suo questo campionato di Eccellenza in modo brutto e malinconico, con una sconfitta contro un avversario di bassa classifica.
La partita è stata una metafora, sicuramente esasperata ma comunque fedele, di quel che durante tutto il campionato è stato un vero e proprio limite della squadra neroverde: la sua difficoltà ad andare a rete, una vera e propria sterilità offensiva.
Anche oggi (almeno nel primo tempo) la squadra di mister Galfano ha ben manovrato fino alla trequarti, bella a vedersi e con schemi di gioco sempre ordinati ed efficaci, ma non appena arrivava in prossimità dell’area di rigore mancava sempre il passaggio finale smarcante o la capacità di sfondare.
Nel primo tempo il taccuino ha fatto registrare due sole conclusioni a rete dei padroni di casa, entrambe ad opera di Genco.
Altrettanto ha fatto il Casteldaccia, che però il gol è riuscito a trovarlo con un colpo di testa di Fazio susseguente a un calcio d’angolo, con un sospetto fallo sul portiere.
Il secondo tempo è stato invece tutto da dimenticare anche sul piano del gioco, con mister Galfano costretto ad avanzare al centro dell’attacco il difensore centrale Cipolla, che con 6 reti è il capocannoniere dello Sciacca 2024/25, e abbiamo detto tutto.
Subito dopo che Margaritini aveva sprecato malamente l’unica possibilità di pareggio, divorandosi un gol facilissimo solo davanti al portiere, gli ospiti hanno trovato addirittura il raddoppio a conclusione di una confusa azione in area dopo un corto rinvio di Keba, in un’azione anch’essa susseguente a corner.
È stato l’epilogo non certo entusiasmante di una stagione comunque positiva per lo Sciacca calcio, che porta a casa un terzo posto in campionato e un trofeo comunque prestigioso come la Coppa Italia regionale, che non era mai stato conquistato nella storia del calcio saccente. La squadra si è sempre espresso su buoni livelli, mettendosi in mostra per il suo bel gioco, lottando sempre alla pari con le più importanti avversarie sia in coppa che in campionato, e questo merito va in primis attribuito a mister Angelo Galfano.
Purtroppo la mancanza in organico di attaccanti di grande qualità, venutasi a creare inaspettatamente all’inizio del torneo, così come l’aver perduto l’unico di un certo livello (Gueye) nel doppio confronto con il Barletta ha finito per condizionare l’intera stagione, come dimostrano le 28 reti in meno realizzate dallo Sciacca (terzo in classifica) rispetto al Gela (secondo).
Nella conferenza stampa di fine partita mister Galfano non si è sottratto alle domande su questi problemi in attacco, e ha poi orientato l’attenzione anche su un altro grave problema che ha condizionato il rendimento casalingo dell’Unitas Sciacca quest’anno, come già l’anno scorso: il fondo campo del Gurrera, che Galfano ha definito un campo di patate, sul quale risulta assai difficile giocare e non infortunarsi,, tant’è che lo Sciacca le sue migliori prestazioni le ha offerte in trasferta. Una vera e propria denuncia quella del tecnico neroverde, che finora aveva sempre evitato di lamentarsi sull’argomento per non concedere alibi ai propri giocatori, ma che adesso chiama prepotentemente sul banco degli imputati l’intera classe politico-amministrativa cittadina, anche con riferimento al mancato avvio dei lavori di riqualificazione e del rifacimento del fondo campo (in sintetico) del campo alternativo Giuffrè. Ascoltate, se ancora non lo avete fatto, le dichiarazioni di Galfano a fine partita:
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