
Comunicato Stampa
Il 10 aprile 2025, alle ore 17,00 presso il circolo Garibaldi di Sciacca, si terrà la conferenza “Vivere nella storia – Un viaggio nel tempo tra arte, spiritualità e giustizia”, organizzata dalla Casa Circondariale di Sciacca, dall’associazione di promozione sociale Salvatore Cantone e dall’Avulss. Sarà un’affascinante occasione di riflessione e approfondimento, capace di unire tematiche storiche, artistiche e sociali in un unico grande discorso. Il cuore dell’evento sarà il complesso monumentale del Carmelo di Sciacca, una perla storica che, con i suoi affreschi del XVI secolo – che per la prima volta saranno fruibili con le diapositive al pubblico – racconta la storia e le tradizioni di un luogo che ha avuto un impatto significativo sulla vita religiosa e culturale della città. Un aspetto particolarmente interessante sarà l’approfondimento sulla figura di Sant’Alberto, che ha lasciato un segno profondo nella spiritualità. La conferenza espleterà il tema della giustizia, con un focus sulla rieducazione e il trattamento dei detenuti, e su come il carcere, simbolicamente, possa aprirsi alla comunità attraverso la riflessione, la cultura e l’arte. Un messaggio di speranza, che sottolinea l’importanza della riabilitazione piuttosto che della punizione, che si intreccia con la storia del Carmelo. La conferenza metterà in luce un aspetto innovativo e profondamente umano: il modo in cui il carcere, come istituzione, possa interagire con la comunità, creando uno spazio di riflessione e recupero per i reclusi e alla loro reintegrazione sociale.
L’evento si concluderà con la mostra di pittura di Totò Di Marca, intitolata “Quando Sant’Alberto vinni a Sciacca”. Le sue opere catturano l’essenza del tema della conferenza, raccontando con colori e forme la storia legate alla permanenza di Sant’Alberto a Sciacca e alla sua importanza che ha avuto per la città. La conferenza “Vivere nella storia” sarà un’esperienza arricchente, che intreccia arte, storia, spiritualità e temi sociali in modo originale e coinvolgente. Un viaggio nel tempo che porterà alla luce non solo la storia di un complesso monumentale, ma anche quella di una comunità che, attraverso il dialogo e la riflessione, cerca di costruire una giustizia più umana e condivisa.