Il Consiglio comunale di Sciacca ha approvato ieri sera con il voto favorevole dei 17 consiglieri presenti in aula al momento della delibera la perimetrazione relativa al progetto di piano particolareggiato attuativo (di complessivi 456 mila metri quadri) per la realizzazione in località Monterotondo di un insediamento turistico di 700 posti letto denominato “Sciacca Resort” di proprietà di Italia Turismo SpA.

Era questo un atto propedeutico, reso necessario dall’intervenuta scadenza della concessione ad edificare, affinché il piano particolareggiato attuativo in questione possa essere approvato dalla giunta municipale e il progetto, già inserito nel piano regolatore generale, ritornare cantierabile in tempi brevi, anche solo tre mesi ci diceva ieri il progettista. 

Per tale progetto risultano già finanziati e ancora disponibili, dopo circa un ventennio, 75 milioni di euro di finanziamento pubblico.

Ritorna così in pista una importantissima progettualità turistica per il territorio di Sciacca, nata pressoché in contemporanea con quella del Verdura Resort di Sir Rocco Forte, con l’identica visione strutturale di capitale pubblico e privato, che tuttavia nel corso di questi lunghi venti anni sembrava essere stata definitivamente bloccata da tutta una serie di ostacoli e impedimenti di varia natura.

E invece la resilienza di chi ci ha sempre creduto, nella fattispecie l’ing. Carlo Berruti dirigente di Italia Turismo e sciacchitano di adozione, l’ha tenuta in vita e adesso questa progettualità così strategica per lo sviluppo turistico del nostro territorio ha superato tutti ostacoli di carattere urbanistico e burocratico, dopo esser stata modificata da 1000 a 700 posti letto per renderne coerente la previsione dei costi con le risorse finanziarie e adeguarla alle più recenti normative urbanistiche ed idrogeologiche.

Rimane adesso l’aspetto non certo secondario di trovare l’investitore privato disponibile ad investire 75 milioni di euro in aggiunta alle risorse pubbliche di pari ammontare già disponibili, un meccanismo analogo a quanto sta avvenendo per il complesso termale di Sciacca e a quanto già avvenuto per il Verdura Resort, ma l’ottimismo dovrebbe esser d’obbligo considerato che questo territorio di Sciacca intermedio tra il complesso di Sciacca – Mare del gruppo Mangia e il Verdura Resort del gruppo Rocco Forte viene oggi considerato sul mercato particolarmente attrattivo sotto il profilo degli investimenti turistici. 

Il Consiglio comunale ieri sera è stato al lavoro per circa tre ore e ha trattato solo tre degli undici punti all’ordine del giorno, prima che la seduta fosse dichiarata chiusa e il tutto rinviato ad una nuova convocazione dopo la Pasqua.

Ci chiediamo il perché di questa ridotta operatività e produttività, con argomenti sicuramente di particolare interesse per la città sistematicamente rinviati di seduta in seduta, per mesi e mesi. Uno su tutti, l’adozione del Regolamento dei Dehors: ci è stato riferito che in itinere era stato richiesto un supplemento di parere, da inserire nel regolamento stesso, alla Sovrintendenza, ma ieri il chiarimento ci risulta che fosse arrivato e quindi volendo l’argomento avrebbe anche potuto essere trattato e deliberato.

La maggior parte del tempo ieri sera è stata dedicata alla ormai consueta trattazione iniziale delle Comunicazioni, e nella fattispecie gli argomenti trattati sono stati la crisi idrica e l’utilizzo a fini turistici delle somme rivenienti dall’imposta di soggiorno.

Da tempo non viene invece più trattato l’argomento Terme, e dire che in attesa della data fissata come scadenza dell’avviso esplorativo del partenariato pubblico – privato qualcosa da trattare e da tenere informati consiglieri comunali e opinione pubblica ci sarebbe anche. Ad esempio il fatto che la mancata approvazione del bilancio comunale ha determinato al momento l’annullamento e il conseguente rinvio all’inizio del nuovo anno scolastico dell’Open day sulle Terme rivolto alle scuole e ai giovani di Sciacca, programmato dal Comune per il 9 Maggio nel percorso “Sciacca Terme: è tempo di prepararci ad accogliere”; ad esempio il seguito alla lettera inviata dal Circolo cittadino di Fratelli d’Italia al Sindaco di Sciacca relativamente alle possibili ricadute del Piano Paesaggistico sullo sviluppo urbanistico di Sciacca città termale; ad esempio il punto della situazione sulla chiusura della liquidazione della società Sciacca Terme SpA. Evidentemente l’apprezzabile attivismo in materia del Presidente della Regione lascia del tutto tranquilli giunta e consiglieri comunali e così la tematica Terme ha da tempo cessato di essere oggetto di “comunicazioni” ad inizio di consiglio comunale da parte di Sindaco e Presidente del Consiglio.

Molto importanti comunque gli altri due temi trattati, acqua e imposta di soggiorno.

Sulla crisi idrica l’assessore Curreri ha inizialmente comunicato: che l’emergenza San Marco può considerarsi risolta, grazie ad un intervento di sostituzione integrale di una ventina di metri lineari di condotta idrica, ormai del tutto deteriorata; che oggi inizieranno i lavori per risolvere la problematica di ugual genere in atto su contrada Isabella nella zona di Via Aldo Moro; che sono state finalmente rese disponibili da AICA le somme necessarie ai previsti rimborsi per tutti gli utenti che si sono dovuti rifornire nei mesi scorsi con autobotti e che presto il Comune comunicherà le modalità di tale rimborso.

Il successivo dibattito ha tuttavia preso una piega più generale, tanto che l’opposizione ha criticato l’assessore Curreri e l’amministrazione per dare troppo spazio ad un operato  prevalentemente di carattere “tecnico”, sacrificando invece il necessario ruolo di pungolo politico-gestionale nei confronti di AICA.

Contro queste critiche, che evidenziavano le consuete criticità del servizio assicurato da AICA, è insorto nel vero senso della parola, nella sua qualità di consigliere comunale, l’assessore Fabio Leonte, che ha rilanciato i toni di accusa verso l’opposizione, sfidandola a deliberare la richiesta di dimissioni del CdA di AICA, espressione del centro-destra, management da lui considerato come la principale causa del dissesto operativo e finanziario di AICA, unitamente ai comuni (anche di centro-destra) che continuano a non pagare le proprie quote di capitale e di consumi. 

Alla fine del dibattito un sostanziale nulla di fatto, al di là delle consuete schermaglie dialettiche, se non la notizia sui rimborsi per le spese delle autobotti e la negativa sensazione che poco o nulla si stia facendo di buono e di concreto per preparare la città a quella che si prevede possa essere l’esplodere di una ancor più grave emergenza idrica con l’arrivo della stagione estiva.

E arriviamo all’imposta di soggiorno.

Sull’argomento il gruppo consiliare della DC aveva depositato la seguente richiesta di chiarimenti, presentata in aula dal consigliere Giuseppe Catanzaro:

“Si è tenuto lo scorso 04/04/2025 il tavolo tecnico sull’imposta di soggiorno alla presenza di diverse rappresentanze del settore turistico locale. In occasione della suddetta convocazione sono emerse, tra i diversi contributi delle realtà che hanno partecipato, diverse novità che riguardano specifiche scelte ed indirizzi relativi all’utilizzo che l’amministrazione comunale vuole fare dei proventi dell’imposta stessa durante questo 2025. Alcune delle argomentazioni trattate durante la convocazione, riguardanti aree di intervento quali decoro, servizi, promozione, viabilità, verde, sono tra l’altro state oggetto di diverse interrogazioni consiliari e note stampa che hanno interessato il dibattito pubblico degli ultimi giorni precedenti al consiglio comunale odierno. Per queste ragioni, si richiede di dare comunicazione a questo consiglio comunale dei contenuti trattati in occasione della suddetta convocazione ed emersi dal contributo degli attori presenti, con preciso riferimento riguardo al quadro generale degli interventi che l’amministrazione ha intenzione di attuare attraverso l’utilizzo dell’imposta di soggiorno stessa, in un’ottica di coinvolgimento del civico consesso su un tema spesso dibattuto come l’uso puntale dei proventi provenienti dalle strutture alberghiere del territorio e non solo”.

Da esso ha preso spunto il dibattito, introdotto da un intervento dell’assessore al Turismo, Francesco Dimino, che ha brevemente accennato alle proposte emerse in occasione della riunione con gli operatori del settore nel tavolo tecnico sull’imposta di soggiorno.

Gli interventi dei consiglieri comunali di opposizione hanno, a diverso titolo, contestato all’amministrazione comunale la mancanza di una ben definita programmazione nella spesa di oltre 1 milione di euro (non è neanche chiaro se siano 1 milione e trecentomila euro come dice l’opposizione oppure 1 milione come dice il sindaco…) rivenienti dall’imposta di soggiorno e da destinarsi a finalità strettamente attinenti all’offerta turistica (non la manutenzione ordinaria…) e anche la mancanza di una chiara visione di quelle che sono le reali esigenze della città in termini turistici, elencando tutta una lunga serie di cose essenziali che andrebbero realizzate e che invece rimangono non fatte.

Il sindaco Fabio Termine ha replicato elencando tutta una serie di interventi effettuati in questi tre anni con l’imposta di soggiorno e che, a suo modo di dire, in precedenza nessuna amministrazione aveva messo in campo.

L’intervento del sindaco ha surriscaldato gli animi, in quanto le sue affermazioni sono state definite non veritiere da consiglieri dell’opposizione e comunque riguardanti il passato, senza in alcun modo rispondere alla richiesta di chiarimenti circa il “quadro generale degli interventi che l’amministrazione ha intenzione di attuare attraverso l’utilizzo dell’imposta di soggiorno stessa, in un’ottica di coinvolgimento del civico consesso”.

Ci è sembrata particolarmente appropriata la considerazione finale del consigliere comunale indipendente Maurizio Blò, laddove riferendosi evidentemente all’iniziativa “Sciacca Terme: è tempo di prepararci per accogliere” ha osservato che una città dove un cittadino o un turista non trova neanche un gabinetto pubblico dove poter soddisfare un proprio bisogno fisiologico urgente è una città che non ha ancora capito come sia ormai arrivato il tempo non più rinviabile di diventare una vera città turistica.

Questa la registrazione dell’intera seduta del consiglio comunale:

https://www.youtube.com/live/JK-n8yEl59k?si=YGgQTPFTHVJYiDYl