
Questo scrigno é stato scoperto e valorizzato da uno studio meticoloso che per due anni ha impegnato l’Architetto Giuseppe Cattano, lo studioso Salvatore Di Marca, entrambi in forza all’Associazione “Salvatore Cantone”, affiancati da Maricetta Venezia che con i suoi volontari dell’Avullss opera all’interno del carcere.

Chi ha avuto la fortuna di assistere ieri sera alla conferenza organizzata all’uopo al Circolo Garibaldi, ha potuto conoscere dalla viva voce di questi tre appassionatissimi della Cultura locale tutti i particolari che hanno portato alla scoperta delle notevoli ricchezze architettoniche, artistiche e storiche racchiuse in un luogo che i più di noi ignorano.
Serviresciacca ha ripreso in diretta una parte significativa di questo evento:
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Il lungo excursus di Pippo Cattano ha ripercorso, tappa per tappa, i vari passaggi che dal 1090, epoca in cui a Sciacca arrivarono i Normanni, fino ai nostri giorni ha portato alla edificazione delle diverse chiese che , di volta in volta, furono edificate e poi ricostruite nello stesso sito ma con dimensioni sempre maggiori, del Convento e della Chiesa di San Salvatore.


Secondo quanto affermato da Cattano, la Casa Circondariale si colloca tra gli edifici più importanti della nostra città insieme alla Chiesa di San Nicolò, allo Steripinto e al Castello Luna. Tantissime le foto scattate sulle architetture all’interno della Casa Circondariale a sostegno delle argomentazioni offerte da Cattano e mostrate a un pubblico attento e ammirato. A sua volta Salvatore Di Marca ha illustrato, particolare per particolare, i meravigliosi affreschi che ci sono all’interno del carcere e che si trovano in due pareti, approfondendo la sua esposizione con notizie storiche e curiosità che riportano ad altre situazioni artistiche e che coinvolgono altri personaggi di Sciacca, come il Bonachia.


Insomma una miniera di notizie e di informazioni ci é piovuta addosso come una pioggia che ci ha catapultato indietro nei secoli ma nello stesso tempo ci ha resi testimoni di una ricerca capillare e completa in ciascuna sua componente fatta da questi nostri appassionati e colti concittadini, rendendoci orgogliosi e nello stesso tempo indispettiti dall’oblio in cui queste bellezze sono state lasciate nel tempo. A completare una serata ricca di emozioni é stato il racconto di Salvatore Di Marca su Santo Alberto, un Santo, per così dire, scoperto e valorizzato da lui e dalla sua curiosità per la storia e le leggende siciliane.



Dal pozzo che all’interno del carcere é dedicato a questo Santo, l’artista Di Marca ( e non La Marca come ieri sera dicevano in tanti) ha ricostruito le vicende legate al passaggio a Sciacca di questo carmelitano che fece anche dei miracoli nella nostra città. I dipinti in inchiostro di china, tempera e guazzo su carta che raccontano le vicende sciacchitane di sant’Alberto sono adesso esposte in una saletta del Circolo Garibaldi. Adesso si penserà alla fruizione al pubblico di queste scoperte. L’Associazione Cantone ha delle ottime idee in proposito. Bisognerà attuarle.
Altro ambizioso progetto congiunto dell’Associazione culturale Salvatore Cantone insieme all’AVULSS, che con i suoi volontari opera attivamente all’interno della casa circondariale, è quello di favorire l’apertura al pubblico per la visione diretta di queste preziose bellezze architettoniche e artistiche, con il coinvolgimento attivo nell’accoglienza e nella narrazione di questo scrigno di ricchezze affidati agli stessi detenuti: un progetto che ha riscosso un immediato interesse da parte della direzione della Casa Circondariale di Sciacca, considerata una vera e propria eccellenza nel sistema detentivo nazionale.
Abbiamo chiesto maggiori dettagli di questo progetto alla presidente di AVULSS Sciacca, Maricetta Venezia, presente anche lei da protagonista alla conferenza di ieri: