Esistenzialista da sempre ….fin da quando quattordicenne si accingeva ad interpretare un lavoro di Dacia Maraini con un gruppo di donne strepitose: Angioletta Scandaliato Mariuccia Di Giovanna, Giovanna Calvagno alla Baracca, teatro strappato alle baraccopoli ancora del ‘68 da un altro strepitoso gruppo di ragazzi che non voleva che la fiamma del teatro morisse definitivamente a Sciacca.
Elina Salomone faceva parte di quel gruppo, Teatro Popolare Saccense, ma l’opera di Dacia non riuscimmo a metterla in scena, e, come si dice, non è la meta che conta ma il viaggio, così fu un bel viaggio. E noi ci conoscemmo o forse ci riconoscemmo. E lei era già così….profonda e grande narratrice con la sua voce che scalda le parole e vibra, nel suo corpo minuto, come un violino che viola e vola atterrando su un contrabasso.
Poi il tempo è corso dietro ad ognuna delle nostre vite, ma gli anni del teatro quando si faceva alla Sala Consiliare prima, (sempre teatro li’ fu fatto!!), alla Baracca o al Cine Gaudium, all’Arena Micron e poi all’Atrio, al San Francesco e al Fazello, al cortile Tagliavia, sono stati belli, e come!
Abbiamo chiesto ad Elina di ritornare una sera al circolo di Cultura. Amichevolmente lo ha fatto offrendo una serata preziosa e ricca d’atmosfera con dei brani che sono alla base di quella cultura che poi ha segnato il Novecento e ci segna ancora . Ci spiace che tanti, che avrebbero potuto godere di questo momento di teatro, non sono venuti forse distratti da altre attività o eventi. E purtroppo ci sovviene sempre il detto che la vera cultura è per pochi. E i pochi presenti hanno molto gradito.
Grazie Elina per la splendida incursione che ci hai donato ieri sera incondizionatamente. Il Circolo di Cultura e noi tutti te ne siamo grati.
Bravissima Anita … leggendoti ho rivissuto la catturante atmosfera del recital di ELINA, e tutte le suggestioni suscitate dalla sua magnifica “voce” …. e poi, un grazie a te (tecnico del suono) per quelle canzoni francesi in sottofondo, indimenticabili !