La recente sentenza del T.A.R. sull’esito del primo turno elettorale delle amministrative di Sciacca, favorevole a Fabio Termine, invece di rasserenare l’ambiente sottraendoli ad una pesante incertezza, sembra aver eccitato gli animi e inasprito ancor più la vita politica cittadina. Prima la presa di posizione di Mizzica, poi l’annuncio dell’appello al CGA contro la sentenza da parte di Ignazio Messina, poi ancora commenti di varia natura in TV e sui social, adesso arriva anche una nota della coordinatrice del raggruppamento politico “Messina Sindaco” Rossella Archetti:

“La sentenza del TAR rappresenta per noi, alla luce dei fatti e delle incongruenze che emergono dalla decisione del tribunale, uno stimolo per andare avanti rivolgendoci alla superiore autorità competente, per accertare una volta per tutte chi ha veramente vinto le elezioni in base ai voti trovati e ingiustamente annullati. È sotto gli occhi di tutti che, sia Ignazio Messina come presidente del consiglio che la sua compagine politica, hanno sempre agito in questi mesi nel rispetto della volontà dei cittadini, ma soprattutto della buona politica; ciò al contrario dell’amministrazione comunale che continua ad andare controcorrente senza capire che la campagna elettorale è finita e ora è costretta a governare”.

“Dal contenuto delle interviste si denota un ineludibile malessere, sia ante esito che post esito. È ridicolo affermare che la città ha festeggiato l’esito della decisione del TAR, che peraltro sarà appellata. Al contrario i cittadini, visti i primi 9 mesi di amministrazione Termine, sono preoccupati dalle inefficienze e dalla totale assenza di programmazione. Sinora, il poco che è stato fatto è solo grazie al grande senso di responsabilità dei consiglieri dell’opposizione che, essendo maggioranza in consiglio, hanno consentito a chi amministra, nonostante le inefficienze, di andare avanti. Noi continueremo a fare il nostro dovere nell’interesse esclusivo della città di Sciacca. Per il resto, la partita non è chiusa e siamo convinti che la giustizia non potrà che accertare chi sono i veri vincitori delle elezioni non sulla base dei cavilli giudiziari ma sulla base della volontà degli elettori”.

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