Sciacca è diventata notoriamente la “città delle transenne”: ce ne sono davvero tante, troppe, stanno lì a segnalarci i dissesti stradali e non solo…
Tante volte mi è venuta voglia di contarle, tanto per quantificare questa nuova caratteristica cittadina, ma poi ho sempre rinunziato per l’impegnatività e forse anche per l’inutilità dell’impresa.
Ci siamo talmente abituati che quasi le consideriamo ormai un elemento naturale (!) del paesaggio…
Ma quelle che per me costituiscono una insopportabile offesa estetica alla bellezza della città sono le transenne, che in questo caso possiamo chiamare barriere di protezione (visibili nelle foto), che sul lungomare viale delle Terme ormai da tempo sostituiscono le parti deteriorate della ringhiera, impediscono di avvicinarsi troppo alla ammalorata colonna votiva e impediscono l’accesso ad una stradella di discesa al mare i cui lavori non sono stati mai conclusi.
Non stiamo parlando di un qualsiasi luogo più o meno ordinario della città, ma di un luogo strategico della bellezza di Sciacca, forse panoramicamente il più bello.
Per questo il Viale delle Terme dovrebbe essere oggetto di una manutenzione e di una cura ordinaria e straordinaria continua e valorizzante da parte del Comune.
Solo il Rotary Club tuttavia negli anni passati vi ha dedicato cura, impegno civico e anche un pò di denaro, ridipingendo la ringhiera e sostituendo le precedenti palme distrutte dal punteruolo rosso.
Immagino già l’obiezione da parte degli uffici comunali: non ci sono i soldi! Ma questa risposta ormai ha fatto il suo tempo…
Un Comune che non riesce ad organizzarsi per sostituire alcuni pezzi di ringhiera, che consente al deterioramento dell’intonaco della colonna votiva di diventare pericoloso, che non fa la potatura degli alberi che invadono la sede stradale e neanche la scerbatura del terreno immediatamente circostante, in un luogo simbolo di Sciacca, voi come lo definireste?