L’incomunicabilità istituzionale tra il sindaco Fabio Termine da una parte e il presidente del Consiglio comunale Ignazio Messina e la sua coalizione consiliare dall’altra ormai è tale che, per conoscere con esattezza quali aspetti e ragioni di sicurezza abbiamo comportato lo spostamento del Carnevale di Sciacca dal centro storico alla Perriera, Ignazio Messina ha indirizzato stamani formalmente la seguente richiesta a Prefetto, Questore, Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e allo stesso Sindaco:
Oggetto:
Prescrizioni di sicurezza carnevale di Sciacca maggio 2023.
Ricorro alle SS.LL. per rappresentare quanto segue:
Da notizie di stampa e da dichiarazioni pubbliche rese dal Sindaco di Sciacca, si è appreso dello spostamento della manifestazione in oggetto dal percorso storico (con tradizione centenaria) ad un nuovo sito ritenuto più sicuro. Ciò, sempre secondo quanto dichiarato agli organi di informazione, poiché l’Ente e la Società organizzatrice dell’evento, hanno ritenuto che le prescrizioni indicate dalle SS.LL. non potessero essere rispettate e quindi che la storica manifestazione non si potesse più svolgere, anche in futuro, nel sito originario.
Per quanto sopra, al fine di fare chiarezza su un tema che coinvolge l’intera collettività saccense, con importanti risvolti economici sulla Città, chiedo alle SS.LL,di conoscere il tenore delle suddette prescrizioni che non avrebbero consentito lo svolgimento della manifestazione.
Proprio la stessa richiesta avanzata oggi da Ignazio Messina era stata fatta dalla nostra testata giornalistica al sindaco Termine e al patron della Meridiana, Alessi, nel corso della recentissima conferenza stampa di presentazione della manifestazione, ma la risposta era stata evasiva: si era capito solo che uno dei motivi ostativi era il passaggio della sfilata nelle immediatezze del carcere.
Come si ricorderà sabato i consiglieri comunali di opposizione avevano scritto al sindaco, invitandolo a relazionare in consiglio comunale sull’argomento e poi nella seduta di lunedì sera il consigliere Bivona era arrivato a definire “immorale” l’atteggiamento del sindaco, dal quale a suo avviso non traspariva la volontà di relazionarsi con lo stesso consiglio comunale sulle problematiche di questa imminente edizione del Carnevale.