Oggi, 2 Giugno, si celebra la festa della Repubblica.
Tutti i musei regionali e molti dei musei locali sono aperti.
Noi di ServireScicca, sempre in giro per la città, ne approfittiamo per visitare la galleria Fazello e lo facciamo con la meraviglia degli occhi di un bambino molto curioso che vuole scoprire la storia della sua città: Sciacca.
La struttura signorile prende il nome dalla massima gloria di Sciacca, il frate domenicano Domenico Fazello, il quale è considerato uno dei padri fondatori della topografica storica. A dorso di mulo, in circa 20 anni e senza nessun tipo di ausilio tecnologico se non carta e calamaro, identifica numerose cittàantiche della Sicilia, celebre è la scoperta di Selinunte. Lo straordinario intellettuale è l’ autore della fortunata storia della Sicilia, De Rebus Siculis, considerata il primo libro di viaggio della Sicilia che ha guidato per secoli i visitatori del Grand Tour.
Ci troviamo nel cuore del centro storico, in una posizione strategica tra Porta Palermo e piazza Carmine, vicino al palazzo Steripinto.
Subito dopo aver mangiato due piccoli cannoli artigianali e gustato il protagonista dei dolci saccensi, l’ova murrina, siamo prontinper la visita al museo.
I diversi spazi espositivi del museo, sintetizzano la storia della nostra città, ma anche del Mediterraneo, come il momento cruciale della battaglia delle Egadi del 241 a.C. In primis, scopriamo l’archeologia marina: quanti tesori il mare custodisce e quanti ne restituisce. Non a caso la Galleria è anche la sede del Museo del Mare.
Qui troviamo reperti archeologici, sale d’armi con differenti tipi di cannoni, colubrine e sale nautiche con modellini di navi e tutto quello che riguarda la marineria.
Oltrepassando la monumentale scala dallo stile gotico catalano, ci dirigiamo verso la sezione della ceramica. Lo stupore è tanto e un video ci aiuta a capire il contenuto della Galleria. Straordinari sono i 3 pannelli ceramici, tra cui il Fante con alabarda di Giuseppe Bonachia, considerato il più noto pittore di mattonelle in Sicilia nel XVI secolo.
Non solo ceramica che ancora oggi è l’identità del nostro territorio, ma anche pittura e scultura. Incantevole è la pala d’altare la Sacra Famiglia, realizzata nel 1769 dall’egregio pittore saccense, Mariano Rossi, una rara eccellenza nell’arte della pitturadel Settecento in Italia. Nella stessa sala un dipinto del suo Maestro, Gaspare Testone e di suo figlio.
Al centro della sala, una statua: Madonna con bambino in marmo risalente della fine del XV secolo.
Quest’esperienza si conclude anche con la visita all’orto dei bambini della scuola primaria San Vito, un progetto importante che coinvolte diverse scuole.
In ultimo, la nostra visita si conclude con una firma a testimonianza della bellissima esperienza.
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