I diciassette consiglieri comunali di opposizione hanno depositato una interrogazione a risposta orale per l’istituzione dell’Area Pedonale Urbana in Corso Vittorio Emanuele e in Via Giuseppe Licata.
In essa chiedono al sindaco e all’assessore al ramo di conoscere se è intendimento dell’Amministrazione di provvedere all’istituzione della chiusura del centro storico o dell’adozione di altro provvedimento finalizzato alla pedonalizzazione dello stesso; nel contempo chiedono anche quali siano le ragioni che ad oggi impediscono l’attivazione dei varchi elettronici già da tempo installati.
Nell’atto consiliare di interrogazione si premette che tra qualche giorno inizierà la stagione estiva e in città la presenza dei turisti è sempre più numerosa. Anche per questo il nostro centro storico va, non solo valorizzato con apposite iniziative e manifestazioni, ma anche vissuto pienamente da turisti e cittadini.
Si argomenta che in tutta la zona circostante la Piazza Angelo Scandaliato, che è il salotto della nostra città, sono presenti tantissime attività commerciali, dunque tutti i visitatori vi potrebbero effettuate i loro acquisti con la massima serenità, senza smog e confusione generati dal passaggio di autovetture e motocicli; che gli stessi commercianti hanno manifestato più volte questa esigenza, e che analoga richiesta è giunta, tra le altre cose, dagli stessi turisti e cittadini.
Già da tempo, argomentano ancora i consiglieri comunali di opposizione, nel Corso Vittorio Emanuele sono stati collocati i varchi elettronici per l’istituzione dell’area pedonale urbana.
Ulteriore loro considerazione è che recentemente nella Via Gaie di Garaffe, in zona porto, è stata attivata l’area pedonale urbana, nei fine settimana per i mesi di Giugno e Settembre, tutti i giorni invece nei mesi di Luglio ed Agosto.
Il documento è firmato da Clelia Catanzaro, Ignazio Messina, Ignazio Bivona, Raimondo Brucculeri, Carmela Santangelo, Filippo Bellanca, Pasquale Bentivegna, Antonino Venezia, Luca La Barbera, Calogero Bono, Gaetano Cognata, Alessandro Grassadonio, Paolo Mandracchia, Lorenzo Maglienti, Isidoro Maniscalco, Maurizio Michele Blò e Giuseppe Catanzaro.
Sarà davvero interessante verificare il contenuto della risposta dell’amministrazione, comunale, considerato che una progressiva pedonalizzazione del centro storico era nei programmi elettorali del candidato sindaco Fabio Termine, così come sarà interessante capire se verrà preferita la modalità ZTL o quella più gravosa per i residenti dell’Area Pedonale Urbana.
Ma il primo interrogativo da sciogliere è cosa intende fare sull’argomento la giunta Termine e con essa la coalizione che la sostiene.
Con la chiusura al traffico veicolare, giugno e settembre fine settimana mentre tutti i giorni luglio e agosto, non si è considerato che tutto il traffico veicolare confluirà sulla via Esperanto, già intasata nella normalità, figuriamoci con questa chiusura cosa succederà quest’estate allo Stazzone per i parcheggi e l’enorme flusso di motorini. Salvaguardare solo Via Gaie delle Garaffe è un provvedimento inadeguato perché si preferisce una parte della borgata e utilizzare l’altra parte di borgata come un deposito o peggio ancora un’accozzaglia di traffico senza regole con le conseguenze che ne derivano per coloro che abitano lo Stazzone. Cosa fare? Semplice, chiudere l’entrata allo Stazzone all’altezza del ponte della ferrovia e fare passare solo i residenti, così tutto si normalizza. Per quanto riguarda i parcheggi si può utilizzare quello della Capitaneria e se serve anche il parcheggio dove di solito si mettono le giostre durante la festa di San Pietro. Sono certo che molti altri la pensano alla stessa maniera, ma state certi che questa esternazione da comune cittadino non verrà presa in considerazione, visto che il provvedimento preso dagli addetti ai lavori non vedono oltre il proprio naso e tutto rimarrà come da programma. Mi auguro che qualcuno di buon senso si accorga dell’errore, che si sta commettendo, e che provveda a migliorare la situazione di tutto lo Stazzone e della Via Gaie delle Garaffe visto che in tutte e due le borgate insistono attività commerciali.