“Siamo molto soddisfatti dei contenuti della riunione” ha commentato Ignazio Cucchiara, presidente onorario del Comitato Civico Patrimonio Termale, che insieme al coordinatore Nino Porrello e a Pietro Mistretta hanno presenziato all’incontro con l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, scaturito dalla richiesta dello stesso Comitato Civico, che è stata utilmente veicolata all’assessore forzista della giunta Schifani da parte dall’on.le Margherita La Rocca Ruvolo.
All’incontro odierno svoltosi a Palermo in ARS, oltre alla delegazione del Comitato Civico erano presenti in tanti, quasi ad evidenziare la volontà del territorio di portare avanti, una volta tanto unito e compatto, una sfida importante per il suo sviluppo turistico ed economico, ossia il rilancio delle Terme di Sciacca:
⁃ i deputati Catanzaro, Di Mauro, Gallo, La Rocca Ruvolo e Pace
⁃ il sindaco e il vicesindaco di Sciacca
⁃ il presidente del consiglio comunale e i consiglieri comunali Bellanca e Modica
⁃ il dirigente regionale Silvio Cuffaro
⁃ il liquidatore della società Terme di Sciacca SpA, Carlo Turriciano.
Assente invece il presidente della Regione, on.le Schifani, che fino a stamattina aveva confermato di volerci essere, ma tale assenza ha forse consentito che emergesse con maggiore rilievo la figura e il ruolo che intende rivestire l’assessore Falcone, ed è proprio questa consapevolezza una delle risultanze positive della riunione. L’assessore Falcone ha infatti dato la sensazione di avere le idee ben chiare, di essere documentato a dovere, ha dato adeguato spazio al Comitato Civico apprezzandone anche pubblicamente l’intervento, ha manifestato la volontà di chiudere la liquidazione di Terme di Sciacca SpA con un intervento finanziario diretto della Regione che consentirà di aggregare al patrimonio termale anche il piccolo albergo di San Calogero e ha condiviso con i presenti un suo cronoprogramma a breve.
La prima, importante notizia che è stata data da Falcone e Cuffaro ha riguardato la confermata volontà di Cassa Depositi e Prestiti Real Asset Sgr di valutare approfonditamente la possibilità di rilevare in tutto o in parte il patrimonio immobiliare del complesso termale di Sciacca, destinandovi risorse finanziarie rivenienti dal nuovo Fondo Nazionale per il Turismo, tant’è che CDP ha fatto pervenire alla Regione siciliana la seguente richiesta di documentazione informativa:
L’assessore Falcone ha poi dato mandato all’ufficio diretto dal dr. Silvio Cuffaro di spedire la documentazione richiesta a CDP entro fine luglio. A questo punto è prevedibile che entro il mese di settembre CDP possa fornire un riscontro sufficientemente esaustivo sulla sua concreta volontà di rilevare in tutto o in parte il patrimonio immobiliare delle Terme, per riqualificarlo con proprie risorse e poi assegnarlo a un imprenditore del settore appartenente a FEDERTERME e già precedentemente individuato.
Questa per Falcone è la soluzione preferita dalla Regione, che solo in subordine imboccherebbe la strada alternativa, ossia quella di una riqualificazione effettuata direttamente con risorse finanziarie regionali (in questo momento per la Regione è possibile, ha detto l’Assessore…) e con l’affidamento poi a uno o più imprenditori privati, individuati anch’essi con la necessaria sollecitudine.
Su questa eventuale soluzione B, in subordine alla soluzione A, si potrà comunque iniziare a lavorare presto, di concerto con tutti gli attori in campo.
Sembrano improvvisamente avviarsi a soluzione anche le problematiche della liquidazione Terme di Sciacca SpA, dal centro accumulo acque all’usufrutto sul Grande Albergo di San Calogero: la Regione rileverà il tutto con proprie risorse e così la proprietà del piccolo albergo di San Calogero passerà in capo alla Regione.
L’intervento più strutturato è stato quello del Comitato Civico, che ha sottoposto richieste e indicazioni agli interlocutori regionali presenti, consegnando anche una propria cartella di documentazione all’assessore.
Sono poi intervenuti il sindaco Termine, il presidente del consiglio Messina, i deputati Catanzaro e Di Mauro, il liquidatore Turriciano.
La riunione si è conclusa con la “insolita” sensazione che oggi sia stato, finalmente avviato un percorso e che esso potrà essere suscettibile di condurre in una direzione utile…
Questo il commento del Sindaco Fabio Termine:
“La Regione Siciliana , di concerto con il Comune di Sciacca e tutte le forze in campo, sono al lavoro per far sì che Cassa Depositi e Prestiti, attraverso il Fondo Nazionale del Turismo 1, possa finanziare i lavori di riqualifica dei beni delle Terme di Sciacca, per poi assegnare a soggetti terzi, interessati alla gestione del patrimonio termale. Sembra che questa volta ci sia la netta volontà da parte del Governo Regionale, rispetto a quelli precedenti, di portare avanti la questione delle Terme di Sciacca – le parole del Sindaco Fabio Termine subito dopo la conclusione della riunione – La bontà del lavoro presentato lo scorso anno alla Cassa depositi e prestiti ha fatto sì che le pratiche scorressero spedite. Presto avremo una risposta definitiva, e ci auspichiamo possa essere positiva. Il piano A per il futuro delle Terme di Sciacca, attualmente, rimane il dialogo con Cassa depositi e prestiti. Le interlocuzioni sono in atto e seguiremo, passo dopo passo, il processo insieme alla Regione. Attualmente Cassa Depositi e Prestiti sta facendo una valutazione sull’intero complesso di beni e non sulle singole unità”.
Questa infine la dichiarazione dell’on.le Michele Catanzaro, capo gruppo del PD all’ARS e presente ieri al tavolo palermitano:
“La volontà di affrontare in modo deciso il caso delle terme pubbliche siciliane chiuse e in stato di abbandono e degrado ormai da quasi 10 anni, è un primo segnale di attenzione da parte del governo regionale. Ma oggi ci è sembrato di ascoltare Musumeci quando si è insediato, nel lontano 2017. Spero di sbagliarmi. Spero che da oggi cambi finalmente qualcosa”.
In questo vertice, richiesto a gran voce dalla comunità di Sciacca attraverso il Sindaco Fabio Termine e un Comitato civico che si sta battendo da anni per riaprire le strutture termali di proprietà della Regione chiuse dalla primavera del 2015, apprezziamo le buone intenzioni manifestate dal governo regionale, che sta avendo un dialogo con la Cassa Depositi e Prestiti per individuare le risorse necessarie per riqualificare il prezioso patrimonio termale di Sciacca oggi in disuso e spero che le valutazioni fatte ci conducano a decisioni concrete che diano una speranza alla città e al territorio”.
“Ho chiesto al Presidente Renato Schifani in persona di tenere accesi i riflettori su questa vicenda – aggiunge Catanzaro – e di non ripetere gli slogan e le frasi fatte del suo predecessore, sempre ligio nel dire che la Regione Siciliana credeva nel termalismo, per poi lasciare le strutture nello stato in cui sono ormai da 8 anni”.
“Sia chiaro che la città di Sciacca ed i suoi cittadini non si lasceranno però andare a facili entusiasmi. Troppe volte sono stati traditi. Insieme all’Amministrazione comunale ed al Comitato civico seguiremo con attenzione ogni fase dell’iter avviato, pronti a “marciare” nuovamente se dovessimo notare che le terme non faranno parte delle priorità del governo regionale”.