A poche ore dal consiglio comunale in cui è all’ordine del giorno la questione termale si registra una vibrante reazione del Comitato Civico Patrimonio Termale al contenuto delle dichiarazione fatte in TV dall’Avv. Erina Santangelo in qualità di presidente dell’associazione Ora Basta, nel corso di un’intervista su RMK da parte di Massimo D’Antoni.

Tutto inizia poco dopo le ore 14:00, quando nel notiziario di RMK va in onda l’estratto di un’intervista a Caterina Santangelo, che a grandi linee riprende la linea finora seguita dal presidente del consiglio comunale Ignazio Messina, che in due occasioni si è espresso in modo non particolarmente favorevole sull’ipotesi di un percorso con Cassa Depositi e Prestiti come una possibile soluzione della problematica termale.

Aggiungiamo per completezza il video dell’intervista di Massimo D’Antoni, per consentire al lettore che non l’avesse ascoltata di farsene un’idea definita.

Passano neanche due ore e arriva alle redazioni giornalistiche questa replica del Direttivo Comitato Civico Patrimonio Termale che non le manda certo a dire e dal titolo inequivocabile:

ORA BASTA CON LE INESATTEZZE FUORVIANTI!

“A poche ore dallo svolgimento del consiglio comunale in cui è all’ordine del giorno la questione termale, ci appare del tutto incomprensibile e fuorviante l’intervento della presidente dell’associazione “ORA BASTA” con un’intervista rilasciata a Massimo D’Antoni su RMK, un estratto della quale è stato trasmesso nel notiziario di oggi.

Il contenuto delle dichiarazioni dell’avv. Caterina Santangelo ci obbliga pertanto a intervenire perché lascia intendere una cosa del tutto errata che può indurre consiglieri comunali e opinione pubblica a convincimenti non corretti.

La presidente di ORA BASTA, ha detto che è illusorio pensare che Cassa Depositi e Prestiti possa acquisire la proprietà del patrimonio pubblico termale di Sciacca, perché Cassa Depositi e Presiti non può acquistare immobili.

Questa affermazione non è corretta e come detto rischia di influenzare gli elementi di valutazione sullo stato in atto della questione termale, facendo apparire non percorribile la soluzione CDP.

Intanto una premessa.

Se per patrimonio termale intendiamo, come deve essere, acque e vapori delle grotte vaporose, il tutto è patrimonio indisponibile e rimarrà sempre nel patrimonio pubblico regionale.

Se invece per patrimonio termale intendiamo gli immobili (stabilimento, alberghi, ecc.), essi possono essere venduti, così come sono stati acquistati dalla Regione siciliana da Terme di Sciacca SpA(venditore).

Potrebbero essere venduti anche a Cassa Depositi e Prestiti con il seguente iter procedurale:

– viene istituito un fondo chiuso (che è partecipato da cdp, ministero, etc….)

– si crea una convenzione con la cdp real asset sgr che ne amministra in tutto e per tutto lo sviluppo, decidendo casa comprare e come valorizzarlo

– quindi cdp acquista, vende, ristruttura per conto del fondo sulla base del mandato ricevuto

– chi acquista, di fatto, è quindi il fondo chiuso.

NELL’IPOTESI DELLE TERME DI SCIACCA LO SCHEMA SAREBBE: il Fondo Nazionale Turismo partecipato da CDP SpA e le altre società/ministeri acquista immobile/immobili attraverso la società CDP REAL ASSET SGR che ha il mandato da parte degli azionisti del Fondo di acquistare, ristrutturare e mettere a redito l’immobile/i acquistato dal Fondo.

Tanto dovevamo come Comitato Civico Patrimonio Termale in nome di verità e “competenza”, per rendere chiaro a tutti che se Cassa Depositi e Prestiti dovesse confermare interesse, in tutto o in parte, per gli immobili del patrimonio termale, il percorso è “tecnicamente” del tutto percorribile, visto che la presidente di Ora Basta sostiene che occorre affrontare la questione dal punto di vista tecnico”.

Si ritroverà la tanto invocata unità in consiglio comunale? Certo, su queste basi non è facile, ma la società civile e chi ama davvero questa città si augura che il buonsenso prevalga e che il Consiglio comunale possa sulle Terme scrivere una pagina unitaria come già avvenne con la delibera del 19 ottobre 2920, sulla quale poter costruire una visione prima e la realtà dopo di una moderna città termale.

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