Un percorso in salita, da autodidatta, per questa giovane donna diventata artista per passione e che , con il tempo, è riuscita a vedere il bello in ogni aspetto della quotidianità, con la semplice voglia i dare un’anima a oggetti che sembrano ormai inanimati.

Fino al 24 Settembre Silvia Cottone espone al Castello Incantato le sue opere, molte delle quali sono frutto della sua continua ricerca di materiali poveri e provenienti dalla natura o da “riciclo” che sono diventate piano piano fonte inesauribile di ispirazione e crescita nell’innovazione delle tecniche.

Il primo approccio con il legno è avvenuto in concomitanza con un evento (la perdita prematura del padre) che ha segnato la sua vita. Da quel momento, dopo aver coltivato da ragazza la passione per la pittura, per la decorazione e l’artigianato, ha avuto inizio il suo vero percorso artistico.

Nasce così “Retrobottega” il sito identificativo di Silvia, attraverso il quale, sui social, condivide le sue creazioni con gli appassionati del settore. Ma la mostra ha l’obiettivo di far conoscere un’artista sensibile e creativa con le sue tante sfaccettature, i tanti aspetti della sua anima, pronta a cogliere elementi e impulsi per trasformarli in dipinti e oggetti davvero originali.

Fare “arte” oggi è un compito difficile e gravoso, a meno che la passione, quella che ha spinto Silvia Cottone ad abbracciare quello che da hobby è diventata una professione, non sospinga verso orizzonti sempre nuovi.

Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo. “(Marcel Proust)

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