E’ finalmente arrivata l’attesa delibera della giunta regionale di governo sulle Terme di Sciacca e Acireale, che è una sorta di manifestazione di intenti.

Ne pubblichiamo lo stralcio più significativo:

“CONSIDERATO che il Dirigente generale del Dipartimento regionale delle finanze e del credito rappresenta che: a partire dal mese di settembre 2020 il proprio Dipartimento si è costantemente dedicato alla risoluzione di numerose e preesistenti problematiche, insistenti sui diversi beni, costituenti il complesso immobiliare delle Terme di Sciacca, con particolare riguardo alla risoluzione delle difformità planimetriche e catastali relative ai singoli immobili e lastessa risoluzione, come rappresentato dal Dipartimento regionale tecnico, è stata ritenuta indispensabile per il prosieguo delle operazioni di assunzione in consistenza degli immobili facenti parte del complesso immobiliare in parola; a seguito di verifiche tecniche effettuate, su richiesta del Dipartimento regionale delle finanze e del credito, dal Dipartimento regionale tecnico su alcuni immobili del complesso termale in argomento, i quali presentano uno stato di degrado strutturale e una situazione di grave pericolo per la pubblica incolumità, si ritiene necessario, al fine di procedere, conclusivamente, con il percorso di valorizzazione del complesso termale di Sciacca, effettuare le seguenti operazioni: 1) atto di precisazione, al precedente stipulato nel 2017, con inclusione degli elementi catastali aggiornati, assunzione in consistenza degli immobili e contestuale rilevamento dello stato d’uso delle condizioni strutturali ed impiantistiche, nonché della loro rispondenza alle norme; 2) individuazione e progettazione degli interventi di manutenzione straordinariadelle strutture e degli impianti;3) valutazione della dotazione impiantistica minima per la sicurezza, la gestione dell’emergenza ed eventualeprogettazione di adeguamento per renderli a norma; quanto sopra si rende indispensabile, al fine di arrivare, in tempi brevi, alla definizione di un percorso di valorizzazione e avvio funzionale del complesso termale di Sciacca, che renda fruibile un gruppo di beni indispensabili allo svolgimento delle attività turistico termali, quali il Grand Hotel delle Terme, le Piscine Sulfuree, le Nuove Terme, il Parco delle Terme e l’ex Convento San Francesco; CONSIDERATO che l’Assessore regionale per l’economia, nel corso della seduta odierna, rappresenta che risulta opportuno effettuare, analogamente per il complesso termale di Acireale, il percorso di valorizzazione e avvio funzionale previsto per il complesso termale di Sciacca; RITENUTO di approvare la superiore proposta, volta alla definizione di inpercorso di valorizzazione e avvio funzionale dei suddetti complessi termali, dando mandato al Dipartimento regionale delle finanze e del credito di porre in essere i necessari adempimenti per definire le attività sopra menzionate, al fine di rendere possibile, previa individuazione del fabbisogno finanziario, l’esecuzione di interventi strutturali urgenti e indifferibili; Su proposta dell’Assessore regionale per l’economia, DELIBERA: per quanto esposto in preambolo, di approvare la superiore proposta voltaalla definizione di in percorso di valorizzazione e avvio funzionale deicomplessi termali di Sciacca e Acireale, dando mandato al Dipartimento regionale delle finanze e del credito di porre in essere i necessari adempimenti, per definire le attività in premessa specificate, al fine di rendere possibile, previa individuazione del fabbisogno finanziario, l’esecuzione di interventi strutturali urgenti e indifferibili”.

Fin qui la delibera del governo regionale, che “ufficialmente” porta la data del 14 maggio e nella quale non c’è traccia della quantificazione di quell’ingente finanziamento che il Presidente Musumeci aveva preannunziato per bocca dell’on.le Margherita La Rocca.

C’è molto di meno, ossia l’inizio di un percorso amministrativo per quantificare il fabbisogno finanziario per l’esecuzione di “interventi strutturali urgenti e indifferibili” di manutenzione straordinaria del complesso termale di Sciacca di cui la Regione, in quanto proprietaria degli immobili, sarebbe stata obbligata a farsi carico ormai da tempo.

Inizia invece solo adesso a manifestare l’imtenzione di farlo (ma solo l’intenzione), sicuramente come effetto indotto e conseguente alla progressiva levata di scudi della città, rafforzata dall’iniziativa promossa dalla sindaca di marciare su Palermo.

Nella delibera scompare come per magia ogni riferimento alle grotte vaporosr di MontecKronio, e la cosa è semplicemente allarmante.

Non c’è poi neanche alcun accenno e un briciolo di idea sul percorso da farsi per arrivare nel migliore dei modi all’affidamento in gestione.

Se davvero la Regione riuscisse a reperire delle significative risorse finanziarie da destinarsi ai complessi termali, non sarebbe più opportuno procederne poi all’utilizzo secondo una progettualità concordata e scandita con l’imprenditore privato già individuato per l’affidamento in gestione, magari con un percorso di progect financing in alternativa a quello dell’avviso pubblico?

Si intende, una volta per tutte, percorrere la strada maestra di affidarsi ad un Advisor di rilevanza internazionale,che veicoli il prodotto Terme di Sciacca sui grandi imprenditori del settore per trovarne qualcuno che sia interessato?

Ricordiamo in conclusione che tutte le premesse contenute in questa delibera regionale sullo stato di degrado degli immobili termali erano già evidenziate nelle relazioni che ogni anno l’apposito organo di vigilanza ha fatto sulle proprietà e partecipazioni regionali e che il Comitato Civivo Patrimonio Termale ha dato una propria quantificaione di massina pari a 25 milioni di euro per il ripristino in bonis del solo complesso termale di Sciacca.

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