La problematica della sanità ospedaliera di cui tanto si è discusso sulla stampa nell’ultima settimana è stata l’argomento trattato più più diffusamente ieri sera in consiglio comunale nella fase delle “comunicazioni”, a seguito di una espressa richiesta di tutti i consiglieri comunali di opposizione.

Il consigliere Calogero Bono ha inizialmente esposto le motivazioni di questa richiesta, facendo in particolare riferimento all’iniziativa autonoma del sindaco di sottoscrivere l’esposto alla magistratura, che il Comitato Civico Sanità aveva per suo conto deciso di preparare e presentare, senza in alcun modo coinvolgere il consiglio comunale nella valutazione di opportunità di tale sua decisione, di cui i consiglieri comunali sono venuti a conoscenza tramite i mezzi di comunicazione.

Il sindaco Fabio Termine da parte sua ha illustrato i contenuti della conferenza stampa tenuta dai sindaci del comprensorio di Sciacca sulla questione sanità, la loro decisione del sit-in di protesta programmato per il 28 ottobre in difesa della sanità pubblica e ha motivato la propria sottoscrizione dell’esposto con il fatto di condividerne i contenuti.

Dopo l’intervento del sindaco è iniziato il dibattito che ha fatto registrare gli interventi da parte dell’opposizione di Bivona, Santangelo, Mandracchia, Bellanca, Venezia, Cognata e Brucculeri, mentre dai banchi delle forze politiche che sostengono l’amministrazione Termine si è alzata la sola Daniela Campione, per ricordare che, due giorni prima la programmata conferenza dei sindaci, Fabio Termine era intervenuto in commissione consiliare sanità preavvisando la comunicazione del sit-in di protesta.

Tutti gli interventi dei consiglieri comunali di opposizione, pur con toni distensivi e di dialogo, sono stati concordi nel valutare come politicamente inopportuna e controproducente la decisione del sindaco di aderire all’iniziativa dell’esposto, lamentando altresì il fatto che il primo cittadino continua a non coinvolgere nel modo più appropriato il consiglio comunale nell’importantissima azione a difesa della sanità pubblica nel nostro territorio, mettendolo sistematicamente a conoscenza delle cose solo a fatto compiuto.

La difesa dell’ospedale dovrebbe essere una battaglia comune dell’intera città, senza distinzioni di colore politico, ragion per cui l’opposizione ha confermato la sua piena disponibilità ad esser parte di questa battaglia se le viene consentito.

È stato anche sostenuto chela firma all’esposto giudiziario potrebbe compromettere la coesione del fronte unitario dei sindaci, la maggior parte dei quali ha “ritirato” la propria adesione. Per questo il consigliere Brucculeri ha chiesto insistentemente al sindaco di ritirare la sua firma.

Il dibattito consiliare sull’argomento sanità ha riservato spunti sicuramente interessanti, ragion per cui il lettore interessato può interamente ascoltarlo nella registrazione video qui sotto riportata, dal minuto 15:00 al minuto 1:15:00, un’ora esatta.

3 pensiero su “Sull’ospedale confronto delle posizioni sindaco – opposizione in consiglio comunale”
  1. Ma per aderire alla protesta per le gravi condizioni dello steso i consiglieri
    hanno bisogno di avere il permesso del sindaco? Sembra una barzelletta , ma purtroppo non lo è

  2. Dichiaro subito che non condivido l iniziativa del Sindaco Fabio Termine di sottoscrivere la denuncia/esposto presentata alla Procura della Repubblica e alla Sezione Regionale della Corte dei Conti di Palermo dal comitato civico sanità/ospedale.Come è noto il Sindaco è la massima autorità a livello locale in materia di SANITÀ. Da quanto pubblicato dai media vi sono state in precedenza interlocuzioni tra ìl primo cittadino saccense e il vertice deĺl’Asp di Agrigento,senza ricadute positive in ordine al rilancio del p.o di Sciacca da tempo depotenziato e privo sinanco di servizi importantissimi,come la stroke unit ,istituita ma sino ad oggi non avviata.L’attuale inquilino di Palazzo di città,in assenza di dialogo fra comitato,associazioni ,ong ,ecc.ecc e la Direzione dell’asp ,avrebbe dovuto e dovrebbe assolvere ad un impegno e compito molto importante mettendo attorno ad un tavolo le varie parti.L’adesione alla denuncia/esposto presentata dal Comitato non gli consentono di assumere ,come soggetto terzo,iniziative di mediazione,per le quali il governo regionale è risultato assente e lontano. Ciò premesso,ribadisco che da tempo o meglio da quando ho lasciato la sanità pubblica siciliana e quella di Sciacca ,mi sono imposto una regola:non partecipare al dibattito che coinvolge strutture,enti,amministrazioni,associazioni,ecc ecc.,dove ho maturato esperienze di lavoro e presenze a vario titolo. sono molto preoccupato per la grave situazione,in base a quanto ho letto e continuo a leggere,in cui versa da tempo l ospedale di Sciacca. Sarebbe stato necessario che l attuale dirigenza dell’asp di ag avesse ascoltato le tantissime segnalazioni fatte dal comitato civico sull ospedale,dalle associazioni,da cittadini ,da pazienti,ecc ecc..Non c’è stato ,come riferiscono i media,nessuno riscontro.Ecco spiegato il.motivo per il quale il comitato pro ospedale,ha deciso di passare dalla protesta e dalla segnalazione alla denuncia alla Procura della Repubblica di Sciacca e alla sezione Regionale della Corte dei conti di Palermo.E’ prevalso il medico Travaglio e così si è andati oltre a quelli che sono stati da sempre i metodi di confronto fra chi provvisoriamente si trova al vertice e i dirimpettai,cioè i difensori di interessi diffusi.quel vasto mondo costruito da comitati,associazioni di volontariato,persone che desiderano soltanto risposte alle domande della popolazione. Non averle convocate e ascoltate è stato sbagliato,per cui si è arrivati alla denuncia.ora gli scenari saranno diversi.mi dispiace come cittadino e come persona che si è battuta per il potenziamento dell ospedale con l unico obiettivo di fornire nuovi servizi ai cittadini per non costringerli a recarsi altrove per avere quelle prestazioni erogabili dalle nostre strutture.spero che prevalga il buon senso.lillo craparo

  3. Per un errore di battitura è venuto fuori “medico Travaglio”.È da leggersi metodo Travaglio.
    Lillo Craparo

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