di Sara Bennewitz (la Repubblica)
Roma, l’ingresso dell’Hotel de Russie in Via del Babuino
Il Public Investment Fund (Pif) dell’Arabia Saudita, presieduto dal Principe Mohammed bin Salman bin Abdulaziz Al Saud, mette un piede nei Rocco Forte Hotels. Dopo mesi di trattative e due diligence, la vendita del 49% degli alberghi di lusso sarebbe vicina alla firma per una valutazione di 1,5 miliardi di euro, debiti compresi.
Forte presenza negli hotel di lusso tricolori
Il gruppo – fondato nel 1996 da sir Rocco Forte e da sua sorella Olga Polizzi – gestisce alberghi e resort di super lusso: in Italia l’Hotel de Russie a Roma, il Verdura Resort a Sciacca (e le Rocco Forte Private Villas nella struttura), il Savoy di Firenze, l’Hotel Villa Igiea di Palermo, la Masseria Torre Maizza in Puglia. La catena, peraltro, ha in programma nuove aperture come quella del The Carlton Hotel di Milano in via Manzoni, all’angolo con via della Spiga.
La plusvalenza della Cassa, azionsita dal 2014
Il fondatore sir Rocco Forte, che viene da una famiglia che da quattro generazioni si occupa di ospitalità, manterrà la maggioranza assoluta del capitale, mentre Cdp (23% del capitale) e un ramo della famiglia Forte (26%) cederanno le loro quote. Per la Cassa guidata da Dario Scannapieco, che aveva rilevato la partecipazione nel 2014 attraverso Fsi (valutando l’intero gruppo 350 milioni di euro) si tratta di un ottimo affare. Con l’operazione, la quota – nel frattempo passata in mano a Cdp Investimenti (controllata al 77% da Cdp Equity e al 23% da altri soci tra cui il Kuwait Investment Authority) – potrebbe fruttare oltre 200 milioni di plusvalenza. È iscritta a bilancio per 80 milioni.
Il gruppo Rocco Forte, che nella partita è assistito da Rothschild, consta di 14 hotel e 20 ville, per un totale di oltre 1.500 camere, cui si aggiungono 42 bar e ristoranti stellati. La società, che non ha commentato l’operazione, ha chiuso il suo esercizio fiscale che termina con l’estate 2022 con un fatturato di 300 milioni di sterline (330 milioni di euro). E le stime per l’esercizio 2023, che si è appena chiuso, sono di una crescita significativa.