Prosegue a ritmo intenso la preparazione della manifestazione di protesta indetta per il 10 novembre da 19 sindaci del territorio di Sciacca a difesa della sanità pubblica, dell’ospedale di Sciacca, della sua qualifica come DEA di I livello, unitamente alla richiesta che a tale qualifica corrispondano contenuti effettivi in termini di servizi resi all’utenza.
Oggi anche TGR Sicilia ne ha trattato, affidandosi alla voce dell’on.le Margherita La Rocca Ruvolo, che peraltro ha citato solo due delle innumerevoli problematiche che assillano il Giovanni Paolo II.
Tutta la Sicilia è in ebollizione a difesa della sanità pubblica, sulla quale sta adesso gravando la grande fuga dei medici dal pubblico ospedaliero al privato, in aggiunta alle gravi carenze strutturali e nei servizi.
E oltre alla Sicilia, tutta l’Italia ribolle per l’attacco alla sanità pubblica.
Questa situazione generalizzata rischia tuttavia di nascondere le specificità di ogni singola realtà, e così in particolare dell’ASP di Agrigento e del distretto di Sciacca con quelli viciniori, che in una ipotetica classifica nazionale delle problematiche ospedaliere occupa sicuramente una delle prime posizioni.
Lo stesso TGR Sicilia di oggi ha dato la notizia che il commissario straordinario di ASP Agrigento, Mario Zappia, è stato convocato dall’assessore regionale alla sanità, Giovanna Volo, a seguito delle molteplici dimissioni verificatesi in contemporanea in ortopedia ad Agrigento.
Sicuramente il nostro carissimo direttore generale troverà il modo di svincolarsi da ogni ipotetica contestazione, lui in questo è abilissimo così come nel veicolare una buona immagine di sé.
Così ha scritto Live Sicilia in questi giorni, a proposito dei dossier aperti in Regione sulle nomine dei manager della sanità:
Secondo questa testata giornalistica Mario Zappia avrebbe quindi svolto un buon lavoro, che vista da Sciacca questa affermazione fa quanto meno piangere.
Intanto gli incarichi di commissari straordinari delle ASP vengono continuamente prorogati, ragion per cui il nostro Zappia rimarrà in sella fino al 31 gennaio.
Si diceva all’inizio della manifestazione di Sciacca. Il Comitato Civico Sanità, che ha presentato un esposto sull’autorità giudiziaria penale e contabile sulla gestione che l’ASP agrigentina ha fatto nel territorio e nell’ospedale di Sciacca, sta effettuando diversi incontri in preparazione dell’evento.
I comitati di quartiere hanno già aderito, così come tutte le forze politiche di opposizione presenti in consiglio comunale.
Non è ancora dato di conoscere il percorso del corteo, in attesa della autorizzazione del Commissariato; è probabile, ma non ancora certo, che da piazza Girolamo Lombardo si vada in piazza Scandaliato.