Il nodo della sostituzione in giunta dell’assessore dimissionario Francesco Sabella non si è ancora sciolto.
Come previsto si è riunito ieri il direttivo della Lista Ferdinandea, componente della coalizione politica che governa la città, e che a suo tempo aveva espresso l’indicazione di Francesco Sabella come assessore in propria rappresentanza.
L’uso politico vuole che sia adesso la stessa lista Ferdinandea (come lo è stato il PD con la designazione di Antonino Certa al posto di Gianluca Fisco) ad indicare al sindaco Fabio Termine il nominativo di chi dovrebbe sostituire Francesco Sabella.
Dalla riunione è scaturito il nome di Giuseppe Ambrogio, anche questo in applicazione di una “regola” che queste formazioni politiche si sono date, e cioè che la scelta del nominativo da designare come assessore sia fatta in base al numero dei voti di lista ottenuti dai candidati nelle elezioni comunali.
Giuseppe Ambrogio è stato il più votato della Lista Ferdinandea, quindi in base a questa regola il posto di assessore spetterebbe a lui, che comunque rimarrebbe anche consigliere comunale perché quelli della Lista Ferdinandea non intendono in alcun modo applicare la ulteriore “regola “che si è dato il Partito Democratico, e cioè che non si possa rivestire il doppio ruolo di assessore e consigliere comunale.
Quindi tutto risolto, Giuseppe Ambrogio sarà il novo assessore?
Non è così scontato, perché a questo punto è venuto fuori un problema.
Ambrogio ha sì dato la propria disponibilità a ricoprire il ruolo di assessore, ma l’ha condizionata al fatto che non gli vengano affidate le deleghe già attribuite a Francesco Sabella, in particolare quella del bilancio.
Il sindaco Fabio Termine avrebbe invece replicato che non ha alcuna intenzione di dar corso ad una nuova rimodulazione delle deleghe assessoriali, quindi o Ambrogio si prende bilancio e compagnia cantando oppure non se ne fa nulla.
Chi vincerà questo braccio di ferro in corso?
Ci sarebbe sullo sfondo una ulteriore possibilità, che avrebbe l’indubbio effetto di rafforzare il profilo dell’attuale giunta sia in termini politici che di competenza.
Il secondo più votato della Lista Ferdinandea è quel Fabio Leonte, una cui designazione al posto di Ambrogio risolverebbe il problema che si è venuto a creare e che sarebbe per la giunta Termine un innesto di grande qualità che farebbe sicuramente bene sia alla giunta che alla città. Le doti politiche e amministrative di Fabio Leonte sono infatti generalmente riconosciute da amici e avversari politici. Ha già ricoperto il ruolo di assessore al Bilancio e non avrebbe alcuna difficoltà a riassumere il ruolo, mantenendo anche quello di consigliere comunale, leader riconosciuto in aula Falcone e Borsellino della componente consiliare che appoggia la giunta Termine.
Come finirà la contesa? Fabio Termine terrà duro sulla sua volontà di non rimodulare le deleghe? Giuseppe Ambrogio finirà per accettare le deleghe sgradite e sulle quali non ha particolari competenze? Il profilo politico e amministrativo di Fabio Leonte finirà con il prevalere, o c’è qualcuno di peso che sotto-sotto soffia contro questa soluzione per calcoli politici di bassa lega? Verrà fuori dal cilindro una terza soluzione, quella dell’ex assessore Michele Bacchi (anche lui al bilancio con la sindacatura Valenti) che è stato il terzo più votato nella Lista Ferdinandea e che adesso non riveste la carica di consigliere comunale?
Insomma, la riunione del direttivo della Lista Ferdinandea c’è stata, ma gli interrogativi sono ancora tutti lì sul tavolo, quasi che Sciacca si possa permettere di questi teatrini della politica. Ne faremmo volentieri a meno, unitamente al desiderio che venga fatta la scelta suscettibile di fornire le migliori garanzie per una buona amministrazione della città.
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