Non è stata certamente una conferenza stampa di fine anno noiosa e priva di spunti effervescenti quella che Ignazio Messina ha tenuto stamattina e che ServireSciacca ha ripreso in diretta.
Il presidente del Consiglio Comunale di Sciacca è stato coerente con lo stile personale cha gli appartiene sin dall’inizio nell’esercizio della sua carica istituzionale, esprimendo liberamente anche il proprio pensiero politico di leader dell’opposizione alla giunta Termine.
Ricordiamo con l’occasione che si è ancora in attesa della sentenza definitiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa sull’esito delle elezioni amministrative di un anno e mezzo addietro, con la conseguenza assurda e tipicamente italiana che il ricorrente Ignazio Messina (ma lo stesso dicasi per il sindaco Fabio Termine) non ha ancora certezza giuridica del suo ruolo istituzionale post sentenza.
Ma ritorniamo alla conferenza stampa di fine anno, che chi volesse può visionare ed ascoltare attraverso il link sottostante.
Nella parte iniziale Ignazio Messina ha snocciolato i dati numerici dell’attività annuale del consiglio comunale: 113 atti deliberativi, 29 sedute, oltre 300 mila euro di debiti fuori bilancio approvati in conseguenza di vertenze perdute dal Comune principalmente per danni causati ai cittadini dal cattivo stato della viabilità, 52 interrogazioni consiliari a cui è stata data risposta in quattro sedute dedicate al Question-time, 286 sedute complessive da parte delle sei commissioni consiliari (la più prolifica di sedute quella del bilancio presieduta da Filippo Bellanca con 59 sedute all’attivo).
È stato presentato un volumetto contenente il regolamento del consiglio comunale, che sarà utilizzato come supporto didattico in ambito scolastico per incontri con gli alunni, perché “la conoscenza e il rispetto delle istituzioni sono la base della democrazia”.
Fin qui la parte istituzionale della conferenza stampa, ma subito dopo Ignazio Messina ha aperto la parte più propriamente politica del suo intervento per manifestare il suo pensiero.
Ha detto di non essere contento, perché nel lavoro scaturito dall’attività amministrativa della giunta Termine non ha trovato nuove idee che possano condurre ad un rilancio della città, e di non condividere quell’approccio amministrativo ormai abituale che ha sintetizzato in un “vabbè, ma non ci sono i soldi” oppure in un “vabbè, ma i tempi sono difficili”.
“Perché allora altri comuni riescono a creare progettualità e a fare le cose”, si è chiesto Messina?
“L’attività amministrativa appare abbandonata a sé stessa, manca chi guida la macchina”, secondo il presidente del consiglio.
Prova ne è che il consiglio comunale si è ritrovato commissariato in più occasioni a causa di ritardi nell’adempimento di attività propriamente amministrative che non hanno consentito di approvare nei tempi richiesti il bilancio, il rendiconto 2022, il bilancio di previsione 2023/2026, il bilancio consolidato.
Per Ignazio Messina c’è stata scarsa sinergia istituzionale tra attività amministrativa e consiglio comunale, il confronto c’è stato solo in modalità postuma o quando c’era bisogno dei voti dell’opposizione (maggioranza numerica in consiglio comunale).
Per Ignazio Messina l’amministrazione Termine dovrebbe:
⁃ rendere noto alla città il numero e l’oggetto delle richieste di finanziamento presentate, così come l’elenco dei finanziamenti ottenuti
⁃ avere una visione del possibile sviluppo della città
⁃ migliorare il funzionamento della macchina comunale
⁃ comprendere che il conflitto istituzionale non paga, perché ci vuole il confronto.
Per il presidente del consiglio comunale il sindaco sbaglia a scegliere i sostituti degli assessori dimissionari in base a logiche di appartenenza politica e non di competenza, tanto più per il fatto che la giunta Termine è sua tenuta da una coalizione minoritaria in aula consiliare d quindi ciò dovrebbe rendere di per sé autonomo il sindaco nella scelta degli assessori.
Infine le grandi questioni irrisolte, sulle quali rivolgere prioritariamente l’impegno amministrativo:
⁃ TERME, per le quali è necessaria un’azione più incisiva nei confronti dell’istituzione Regione
⁃ AICA e quindi acqua pubblica
⁃ OSPEDALE
⁃ TURISMO (nel senso di far diventare Sciacca una città turistica).
Chicca conclusiva una proposta firmata Ignazio Messina: agevolare la chiusura della liquidazione della società Terme di Sciacca SPA, compensando il credito di circa 1 milione di euro che il Comune ha nei confronti della liquidazione Terme di Sciacca SPA attraverso l’acquisto del Piccolo Albergo di San Calogero, con il vantaggio, secondo Ignazio Messina, di far rientrare il Comune (quale proprietario del Piccolo Albergo funzionale alle grotte vaporose) nella cabina di regia della questione termale.
Qui di seguito il link della conferenza stampa:
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Domattina è il turno del sindaco Termine con la sua conferenza stampa di fine anno, anche in questo caso ServireSciacca andrà in diretta facebook