Il quartiere, ovvero una zona del nostro centro storico da noi saccensi veraci conosciuta come “Cortile Chiodi” u curtigghiu di chiova è stato il teatro dello spettacolo itinerante dell’Associazione “Sciacca Exeperience”. Per due serate di fila, piazzette, vicoli e stradine che si inerpicano da Via Perollo per arrivare al Cortile Crocifissello e al cortile Chiodi , (così chiamato perchè erano tanti i chiodi cui si attaccavano le corde per i cavalli), ma anche perchè sopra l’arco di accesso resta oggi ben visibile lo stemma in marmo della famiglia Perollo) hanno ripreso a vivere.
La musica, i dialoghi, le scene della vita quotidiana sono ritornate grazie alle ninne nanne della tradizione popolare, rivisitate e “ricamate” come un lavoro all’uncinetto e immerse nell’atmosfera natalizia. Non vi nascondo che anche io sconoscevo quella zona che storicamente era il Castello Vecchio, eretto da Ruggero per distinguerlo da quello Nuovo dei Luna.
L’operazione culturale progettata da Giovanni Giglio, Giovanna Barna e Angela de Michele con lo spettacolo “Alavò” ha , principalmente, raggiunto questo obiettivo: quello di aprire agli spettatori uno spiraglio di conoscenza su luoghi dimenticati, eppure tanto ricchi di storia , attivando le corde della tradizione. Quindi, non il solito spettacolo in costume medioevale, come spesso succede di vedere in questi luoghi storici, bensì una chiave di lettura semplice, fatta di scene di vita quotidiana, attinte ai ricordi delle famiglie del popolo, con oggetti di scena che chiunque di noi ricorda di aver visto nelle case dei nostri nonni. E un’atmosfera di festa, compresa la nascita d un bambino…
Un grandissimo sforzo organizzativo. Lo spettacolo itinerante lo richiede, sempre. La messa in scena sui luoghi e non in un posto al chiuso è sempre un rischio. Grazie a tutti i partecipanti allo spettacolo , per averci creduto ed essersi impegnati per la sua riuscita!
Complimenti davvero agli organizzatori,agli attori e a te Flavia per questo meraviglioso articolo
Grazie mia cara amica
Grazie mia cara amica
Bellissima iniziativa ed è emozionante vedere i luoghi della mia infanzia complimenti per l’articolo