Il responsabile di questo Blog giornalistico, Nino Porrello e l’ing. Peppino Di Giovanna (già responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale) hanno preso carta e penna (in realtà oggi si fa con il pc) e hanno scritto al Sindaco Francesca Valenti e all’Assessore al Turismo Sino Caracappa (protocollo Comune di Sciacca nr. 32673 in data 31 agosto) quanto segue:

“ Oggetto: richiesta di incontro con il Sindaco

I sottoscritti cittadini Peppino Di Giovanna e Nino Porrello chiedono al Sindaco di Sciacca Francesca Valenti e all’Assessore al Turismo Sino Caracappa la possibilità di un breve incontro per poter avere la possibilità di sottoporre alla cortese attenzione dell’amministrazione comunale possibili soluzioni e suggerimenti per ovviare all’annoso problema del divieto di balneazione nel tratto di mare della spiaggia del Lido. In attesa di un cortese riscontro si porgono distinti saluti. “

La richiesta fa seguito alla disponibilità che i predetti avevano dato all’amministrazione comunale, nel corso di un’intervista con Risoluto, di collaborare attivamente per la soluzione del problema, per il quale una delle cause è l’inerzia delle amministrazioni e degli uffici comunali che da circa un decennio non richiedono nuovi controlli ed analisi su questo tratto di mare, vietato alla balneazione da quando un prelievo effettuato dalla Regione diede a suo tempo un responso di inquinamento in condizioni ben diverse dalle attuali.

Sicuramente qualcuno ricorderà che dell’argomento ci siamo già occupati in data 19 agosto, ma ogni anno gli uffici comunali non provvedono e quando arriva l’estate è già troppo tardi per porvi rimedio. Una zona vietata alla balneazione non viene infatti più sottoposta a controlli ed analisi, a meno che l’ente interessato (il Comune) non lo richieda espressamente perché sono maturate nuove condizioni, come quasi certamente nel caso specifico.

Ma farsi ricevere a Sciacca dal Sindaco o da qualche assessore non è cosa facile:           ne sanno qualcosa sia Cittadinanzattiva che il Comitato Civico Patrimonio Termale, le cui richieste sono rimaste spesso lettera morta. Un vero e proprio muro di gomma di indifferenza.

Figuriamoci adesso che a chiedere l’incontro sono due semplici cittadini, che osano  suggerire all’amministrazione cosa fare in ottica di collaborazione e di disponibilità.

Staremo a vedere come finisce.

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