I Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva-Sciacca hanno inviato una lettera al Sindaco e agli organi di stampa, nella quale intervengono sulla delicatissima problematica del servizio idrico in provincia.
Dopo aver ricordato che il diritto dei cittadini all’erogazione di un servizio idrico secondo standard di qualità ed efficienza, attualmente non assicurato sia a Sciacca che in provincia, è sancito a chiare lettere in articolo 2 del Codice del consumatore, i PdC sostengono nel documento che la Prefettura di Agrigento può e deve svolgere un ruolo di primo piano nel dipanare una matassa di problematiche che, con il fallimento della Girgenti Acque e l’avvento della gestione pubblica dell’AICA peraltro priva di risorse finanziarie, diventano di giorno in giorno sempre più ingarbugliate, e questo a danno degli utenti.
Tanto più in considerazione dell’imminente scadenza della gestione commissariale prefettizia, prevista per il 2 agosto.
Per Cittadinanzattiva occorre innanzitutto tutelare oggi i diritti essenziali degli utenti del servizio idrico, eventualmente anche con priorità rispetto ai diritti maturati “ante” dalla massa dei creditori di Girgenti Acque, i cui interessi economici sono rappresentati dalla Curatela fallimentare.
Nella missiva, i Procuratori dei Cittadini comunicano inoltre che terranno informati i nostri concittadini utenti del servizio idrico circa la possibilità e le modalità con cui ottenere possibili indennizzi per aver pagato bollette illegittime, le più care d’Italia, e ciò alla luce della recente sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa.