L’articolo pubblicato oggi sul Corriere di Sciacca a firma del direttore Filippo Cardinale risveglia l’attenzione su una problematica, quella termale, sulla quale l’attenzione sembrava essersi improvvisamente liquefatta al gran calore di questo agosto bollente.

E l’attenzione risveglia anche il dibattito cittadino, al quale ServireSciacca desidera come sempre partecipare.

Il titolo utilizzato da Cardinale per il suo editoriale fa riferimento all’ipotesi del cosiddetto “spezzatino” del complesso termale, con riferimento al quale il direttore del Corriere di Sciacca esprime la propria contrarietà.

Si può tuttavia, a tal proposito, anche ritenere che debba essere il cosiddetto “mercato” a decidere sul COME il complesso termale di Sciacca possa tornare a riaprire le porte: quindi se alla fine debba essere spezzatino sì oppure spezzatino no.

Ma prima del COME c’è in ogni caso il SE, ovvero la possibilità che si creino davvero le condizioni per una ripartenza, che purtroppo dipendono interamente dalla volontà politica e dalla capacità amministrativa della nostra sconquassata classe dirigente regionale.

ServireSciacca non intende comunque sottrarsi dal dire la propria sulla ipotesi del cosiddetto “spezzatino”, tra l’altro resa improvvisamente di attualità dai contenuti di una intervista televisiva rilasciata dal deputato regionale Matteo Mangiacavallo.

Ebbene, tanto per fare un esempio, se ci fosse un Sir Roccoforte disposto a prendersi in gestione lo stabilimento termale e magari anche il Gran Hotel delle Terme, sarebbe a nostro avviso oltremodo disdicevole impedirlo per difendere la sacralità dell’unico gestore.

E se, ancora ad esempio, un “Advisor” di livello internazionale verificasse preliminarmente l’esistenza di più imprenditori interessati a gestire parti diverse del patrimonio termale, non sarebbe un controsenso dire di no?

Il dilemma si potrebbe risolvere anche con una soluzione mediata, del tipo:

⁃ avviso pubblico per la concessione in affidamento preparato e veicolato come si deve da un Advisor di rilievo internazionale, che abbia TUTTI i contenuti necessari e rafforzato da un correlativo finanziamento pubblico regionale a latere, in grado di assicurare la preventiva e necessaria manutenzione del patrimonio immobiliare e impiantistico;

⁃ possibilità di parteciparvi con un’offerta globale per l’intero complesso termale o anche parziale per singoli lotti di esso, con priorità e preferenza concessa a chi fa l’offerta per l’intero.

Questa è la soluzione di buon senso che potrebbe conciliare le due posizioni in merito all’aspetto dell’ affidamento in gestione, ma prima di arrivare a quel momento purtroppo di strada occorre farne ancora tanta. E sempre che a livello regionale fiorisca un briciolo di volontà politica di arrivare alla meta.

Occorre innanzitutto attendere e capire come va a finire il cosiddetto “percorso INAIL”.

Qui davvero il presidente Musumeci ha superato se stesso, dichiarando prima che la pista INAIL doveva ritenersi ormai abbandonata, salvo poi ricredersi e smentire se stesso quando è ritornato in sella l’assessore Razza: a quel punto è stata istituita, ci dicono, una task force regionale (figurarsi…!) per elaborare, entro il termine prorogato al 30 settembre, le risposte agli undici quesiti tecnici che INAIL aveva posto alla Regione ancora a gennaio (scadenza 30 aprile) per valutare la possibilità di un investimento finanziario diretto da parte della stessa INAIL nell’acquisto dell’intero patrimonio immobiliare termale di Sciacca.

Dobbiamo dir grazie al Presidente Musumeci per aver perso inutilmente altri 5 mesi di tempo (e sempre che entro il 30 settembre la montagna partorisca davvero il topolino…).

E poi c’è il tema della bislacca delibera della giunta regionale n. 207 del 14 maggio scorso, con la quale si affidano al Dipartimento regionale delle finanze e del credito i “necessari adempimenti per individuare il fabbisogno finanziario per l’esecuzione di interventi strutturali urgenti e indifferibili” sul complesso termale di Sciacca”.

Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere…

Quello che la Regione avrebbe dovuto fare ormai da tempo è diventato il contenuto, probabilmente solo politico e dilatorio, di un atto di governo regionale del quale non sono minimamente conosciute tempistiche, scadenze, fonti finanziarie e quant’altro.

Una sola cosa dovrebbe fare il nostro carissimo Presidente della Regione, non appena sarà conosciuto l’esito dell’istruttoria INAIL: venire a Sciacca con i suoi fidatissimi scudieri Armao e Razza, ascoltare le istanze del territorio, confrontarsi con esse e far comprendere le sue reali intenzioni (?) sulle terme di Sciacca e Acireale prima che arrivi la scadenza del suo mandato presidenziale.

https://www.corrieredisciacca.it/torniamo-sulle-terme-e-sullo-spezzatino/

Un pensiero su “EDITORIALE: Torniamo sulle Terme, sullo spezzatino e quant’altro”
  1. Lascerei la politica Regionale e anche il Musumeci ecc.e pure di finanziamenti pubblici per la ristrutturazione ecc.Gli accordi con Gli Abergatori e più che sufficiente.già impastato con il comune abbiamo già fatto l’esperienza di una mano lava l’altra. Il gestore si deve Prima impegnarsi alla ristrutturazione e poi la gestione del Complesso tutto senza pezzetti qua e là, poi ci pagherà sicuramente con degli nobili accordi per entrambi le parti
    Per scicca occupazione e immagine e di tanto in tanto qualche riqualificazione urbana ,villa comunale scuole strade ecc,per l’immagine del L’imprenditore metterà una targa per la sua collaborazione e non mancherà il comune di dare giusta immagine, noi piano piano un qua e una la immagine per la città se tutto va come deve andare anche un bel giro di dei turisti di qualità e anche la sessa cosa per il teatro Savona’ e L’hotel, invece per il vecchio ospedale demolizione e una piazza sosta mezzi turistici e di linea senza sosta, anche la CROCE del NOSTRO SIGNORE SARÀ EIQUALIFICATA immaginate.
    PIZZA SOSTA MEZZI TURISTICI
    HTEL LE TERME PISCINE PARCO TEATRO E QUANDO SI PUÒ LE VILLE ( GIA SI PUÒ INIZIARE A TRATTARE MEGLI LE PIANTE ESISTENTI) e un pensiero spero bello o brutto un punto di vista. Un buon lavoro a chi di competenza e complimenti ai Giornalista che si danno così tanto da fare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *