La rappresentante dell’associazione animalista LAV di Sciacca, Iris Pedrazzi lamenta e denuncia in un comunicato stampa “l’inciviltà e la totale mancanza di responsabilità manifestata da numerosi cittadini di Sciacca nei confronti degli animali”.

A tal proposito vengono citati due episodi verificatisi data 25 giugno e ritenuti di estrema gravità:

– tre cuccioli che sono stati vittime di un abbandono spietato, uno dei quali è finito all’interno di un tombino, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco per il suo salvataggio

– una tutor responsabile della gestione e del monitoraggio di una colonia felina che ha assistito a un tentativo di uccisione dei gatti da parte di cani di proprietà, lasciati incustoditi dai loro “proprietari”.

“Questi episodi, per la LAV, sono indici di una mancanza di formazione ed educazione civica dei cittadini riguardo alla responsabilità verso gli animali di proprietà e al rispetto per quelli liberi. Viene ritenuto inaccettabile che i gatti liberi delle colonie feline, tutelati dalla legge e soggetti a monitoraggio continuo, diventino preda di cani di proprietà lasciati senza controllo, comportamento questo che i non solo mette a rischio la vita dei gatti, ma crea un pericolo per la sicurezza pubblica”.

L’associazione LAV richiede pertanto alle autorità competenti “un controllo e un monitoraggio più stringente e continuo per vigilare su tali situazioni, specialmente nei quartieri come Cutrone e San Marco dove episodi di questo genere sono stati frequentemente segnalati, per prevenire ulteriori atti di crudeltà e promuovere una cultura del rispetto e della tutela degli animali”.

I cani di proprietà lasciati liberi di vagare incustoditi, oltre a rappresentare un pericolo per altri animali, costituiscono una minaccia significativa per l’incolumità delle persone, ragion per cui per la LAV tale negligenza è inaccettabile e deve essere affrontata con la massima severità, affinché la legge venga rispettata e gli animali siano protetti da qualsiasi forma di abuso e maltrattamento.