Anche il Comitato Civico Sanità scrive al Direttore Generale dell’ASP di Agrigento, soffermandosi in particolare su quattro specifici aspetti:


“Rispetto all’incontro di qualche mese fa ad Agrigento, la situazione dell’Ospedale di Sciacca si è ulteriormente aggravata: e ciò a conferma dell’idea (ormai condivisa da molti) che c’è una sorta di disegno volto a svuotare l’ospedale di Sciacca.


In particolare:
a. – UOC di Ortopedia: il reparto è stato chiuso ed i pazienti sono stati
trasferiti presso l’Ospedale di Agrigento . . . e il Dr. Tulumello, primario dell’ortopedia di Sciacca, continua a svolgere le sue
funzioni presso l’Ospedale di Agrigento, e ciò nonostante la grave denuncia del Comitato con nota dell’11 gennaio 2024 (diretta al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale della Salute), che si allega.

b. UOC di Oculistica: corre voce che, anche per tale reparto, i pazienti sarebbero dirottati presso l’Ospedale di Agrigento (sede di UOS di Oculistica);


c. UOSD di Oncologia: codesta ASP ha assunto, da poco, un nuovo Dirigente Medico assegnandolo all’Ospedale di Agrigento in soprannumero rispetto ai 6 Medici in pianta organica; ci si domanda: tale nuovo Medico non andava assegnato al reparto di oncologia
dove risultano in servizio solo 2 Medici?


d. STROKE UNIT (necessaria per la cura dell’ictus): pur riconosciuta
nel 2019, ad oggi non è ancora entrata in funzione per la mancata attivazione dell’U.O. di neurologia (prevista in organico).
Perché non sono stati nominati i medici di neurologia? Che cosa va detto ai pazienti interessati in ordine ad un servizio che andava attivato immediatamente e che, dopo oltre 4 anni, non è stato ancora attivato?
Quale iniziativa risulta assunta nell’ultimo periodo?

La disinvoltura nell’applicazione delle norme (forse confidando che gli eventuali ricorsi troveranno riscontro in tempi non brevi) e il sostanziale disprezzo per i disagi concreti (fisici e di ordine economico), imposti agli utenti che subiscono le cervellotiche decisioni di quanti si sono succeduti al vertice dell’ASP AG1, invitano i destinatari della presente a chiarire una volta per tutte, tra di loro e ai cittadini, se intendono recuperare il senso originario del SSN, cioè l’offerta di prestazioni appropriate e in tempi ragionevoli a chi ne ha reale bisogno. Ovvero, se intendono consentire la prosecuzione dell’assoggettamento del SSN a mere logiche di potere, di ricerca del consenso ad ogni costo, di spreco di risorse di ogni genere e, per ciò che ci riguarda da vicino, lo svuotamento definitivo dell’Ospedale di Sciacca, DEA di I livello.

Ci si domanda infine, seriamente preoccupati: come è possibile che sia caduta nel dimenticatoio la grande manifestazione popolare del 10 novembre 2023?”.