Surreale. È questo l’aggettivo che mi viene immediato associare alla seduta consiliare di ieri sera, interamente dedicata all’argomento ZTL, dopo aver seguito l’intero dibattito.
Un dibattito durato quasi 5 ore, nel quale tutti si dichiaravano favorevoli alla ZTL e l’unico aspetto controverso appariva l’orario di inizio (le 19 invece delle 18) e l’orario di fine ( le 3 della notte invece delle 4).
In realtà, sotto sotto, c’era molto di più in gioco: il tentativo politico di mettere in difficoltà l’amministrazione, facendo leva su alcune contraddizioni emerse all’interno della coalizione politica di maggioranza e rappresentate dalla proposta formalmente avanzata dal gruppo consiliare PD (appunto la variazione di orario come sopra descritta); il tentativo di venire incontro, quanto meno parzialmente, ai desiderata di quella parte di commercianti che la ZTL in centro storico proprio non la digeriscono; una visione di città con il centro storico più o meno vivibile e sostenibile senza auto o con le auto in circolazione; la problematica di un centro storico cittadino di anno in anno sempre meno vissuto dagli sciacchitani, in qualunque ora del giorno; tanti altri aspetti di “Sciacca città turistica”, ad esempio quelli del decoro e degli orari di chiusura serale degli esercizi commerciali, che risultano comunque connessi al discorso ZTL.
Cinque ore di dibattito consiliare non sono state quindi del tutto inutili, i consiglieri comunali volevano chiarimenti e volevano dire la loro su una questione che come sempre risulta molto controversa, il sindaco ne ha approfittato per cercare di far comprendere meglio la visione della sua giunta, riconoscendo che su questo argomento “la verità assoluta non ce l’ha in tasca nessuno”.
Il “politicamente corretto” tuttavia ha fatto sì tuttavia che tutti si dichiarassero pubblicamente d’accordo sulla ZTL in sé, anche ogni giorno (ed è questo in realtà il più rilevante cambiamento culturale a cui abbiamo assistito), ragion per cui il tutto si è poi esaurito nella richiesta dell’opposizione e del PD di anticiparne di un’ora la fine (e quelle 4 del mattino un po’ a tutti era in effetti sembrata un’inutile esagerazione) e di posticiparne di un’ora l’inizio, sopratutto per dare un contentino ai commercianti e provare a mettere un po’ in difficoltà la giunta da parte dell’opposizione.
Per questo, pur con tutto il rispetto per i contenuti dell’intero dibattito, quella sensazione di aver assistito ad uno spettacolo un po’ surreale mi rimane viva, perché se con altrettanto impegno in consiglio comunale si affrontassero i veri problemi di “Sciacca città turistica”, ben più importanti di un’ora in più o in meno di ZTL, allora forse le cose potrebbero cominciare davvero a migliorare nella nostra città, come ad un certo punto lo stesso consigliere Filippo Bellanca ha osservato.
A mettere in una certa difficoltà l’amministrazione Termine sulla tematica ZTL ci aveva per la verità pensato, più dell’opposizione, il gruppo consiliare del PD, con quel documento letto in aula nel quale, dopo una premessa che avrebbe dovuto attenuare il colpo in arrivo, aveva proposto alla giunta (nel quale lo stesso PD è rappresentato dalla vice sindaca Gulotta e dall’assessore al ramo Certa) di modificare l’orario di inizio e fine della ZTL, ben sapendo che il sindaco del provvedimento adottato ne fa una sorta di bandiera.
Ovviamente l’opposizione ne ha politicamente approfittato, e così alla fine dell’ estenuante dibattito ha tirato fuori un documento da mettere in votazione, nel quale proprio citando la proposta del gruppo PD il consiglio comunale chiedeva formalmente alla giunta di modificare l’orario di inizio/fine della ZTL, con l’evidente scopo di far approvare un documento consiliare recante anche il voto dei due consiglieri PD contro un provvedimento adottato dalla giunta da loro sostenuta.
A questo punto il capogruppo PD, Ruffo, si è reso conto del grave errore politico commesso e ha chiesto una sospensione: alla ripresa dei lavori lo stesso gruppo PD ha comunicato la propria astensione… su quella che era stata la sua proposta… ; astensione dichiarata anche dagli altri consiglieri della coalizione che sostiene la giunta Termine.
Il documento che richiede formalmente al sindaco e alla giunta di modificare l’attuale ZTL, facendola iniziare alle 19:00 e finire alle 03:00, è stato così approvato con i voti dei soli consiglieri comunali dell’opposizione.
Nel suo intervento conclusivo il sindaco Termine ha fatto chiaramente intendere che terrà conto della richiesta di anticipare la fine alle ore 03:00, non ritenendo tale modifica un aspetto essenziale della struttura della ZTL adottata, mentre per il momento non intende ritardarne l’orario di inizio, perché una decisione del genere potrà essere solo la conseguenza di una approfondita verifica, che potrà avere un significato reale è tangibile solo dopo che sarà trascorso un ben più significativo periodo di tempo di sperimentazione dell’attuale orario.
Ci vuole tempo per sperimentare e assimilare i cambiamenti sostanziali, per questo l’amministrazione Termine insisterà su una ZTL quotidiana che inizia alle 18:00, salvo poi valutare modifiche per il mese di settembre.
L’intervento che in consiglio comunale ci è apparso più diverso degli altri, e anche più utilmente spiazzante, è stato quello di Daniela Campione: tutti mostrano di avere a cuore gli interessi dei commercianti e ad essi fanno riferimento, nessuno invece parla a nome dei pedoni e delle loro legittime esigenze. Per questo Daniela Campione si è detta favorevole ad una ZTL che possa estendersi anche alle ore del mattino, per rendere il centro città più vivibile ai pedoni, cittadini o turisti che siano.
Un’altra richiesta molto importante e anche assolutamente logica è stata quella relativa agli orari dei bus navetta, che non devono essere sospesi a mezzanotte e mezza, ma prolungati fino all’orario di conclusione della ZTL per garantire il riaccompagnamento notturno al posteggio dove si è lasciata l’auto.
Un’ultima citazione, questa volta proveniente dal consigliere BIVONA: le modifiche sostanziali a un certo modo di vivere la città si fanno con le aree realmente pedonali, che consentono una diversa utilizzabilità e vivibilità reale degli spazi, più che con la ZTL.