Il primario di Ortopedia di Sciacca, in servizio ad Agrigento, dr. Giuseppe Tulumello

Contrordine. Abbiamo capito male, tutti noi della stampa… Ortopedia di Sciacca riaprirà i battenti dell’attività chirurgica, lo assicura oggi il direttore generale dell’ASP Giuseppe Capodieci.

E meno male che noi di ServireSciacca nell’articolo di ieri avevamo commentato con l’inciso “se l’italiano non è un’opinione” la portata della dichiarazione “incriminata” da parte dello stesso Capodieci e di pubblicare anche l’immagine del documento inviato dal direttore dell’ASP all’Assessorato regionale della Salute.

Ma tant’è, prendiamoci con immenso piacere il positivo dell’odierna comunicazione stampa dell’ASP, che riportiamo per intero, al fine di eliminare ogni rischio di fraintendimento linguistico. A seguire anche l’articolo di ieri, chi non l’avesse letto potrà farsi un’idea più precisa della vicenda.

Il direttore generale ASP, Giuseppe Capodieci, ribadisce le attenzioni per l’ortopedia
dell’ospedale di Sciacca: “nessuna resa e impegno massimo nelle azioni già intraprese”.
“Nessuna dichiarazione di resa e tantomeno nessuna bandiera bianca riguardano l’efficienza
dell’Unità operativa di ortopedia dell’ospedale di Sciacca per la quale la Direzione generale ASP sta anzi ponendo in essere ogni azione per il ripristino della piena funzionalità del reparto con il progressivo superamento delle criticità emerse”. E’ quanto afferma il direttore generale
dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, a margine della pubblicazione di alcuni articoli di stampa, per ribadire il pieno impegno aziendale. “Fatico a comprendere – continua il direttore – come mai i contenuti di questa nota, diretta all’Assessorato regionale alla Salute e già esposti in sede di Consiglio comunale a Sciacca non più tardi di una ventina di giorni orsono, siano riproposti in questa fase e, soprattutto, esposti con un taglio disfattista. I provvedimenti elencati per superare le criticità del reparto sono infatti in itinere, diverse azioni sono state già intraprese e confidiamo di completare le iniziative programmate nel breve. Fra queste, ribadisco, l’attivazione di una convenzione con l’ospedale ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo, finalizzata a garantire l’esecuzione di sedute operatorie, e l’affidamento di un incarico di alta
professionalità, ai sensi dell’articolo 15 septies del decreto legislativo 502/92, per il reclutamento di uno specialista ortopedico. Anche il primario dell’Unità Complessa, il dottor Giuseppe Tulumello, si è già attivato per svolgere settimanalmente una seduta operatoria presso il nosocomio saccense
ed inoltre, in una logica di collaborazione interistituzionale, abbiamo raggiunto delle intese con altre aziende sanitarie della regione che formalizzeremo a breve. In aggiunta, per assicurare anche la continuità assistenziale nel post-operatorio, stiamo perfezionando l’iter per il reperimento di nuovo personale dopo aver completato, appena lo scorso 16 luglio, una selezione concorsuale con la quale avvieremo nuovi specializzandi all’iter di formazione in convenzione con diverse università
siciliane. Analogamente siamo in dirittura d’arrivo per l’assunzione di tre medici ortopedici argentini che potrebbero prendere servizio già nel periodo estivo e diverse azioni sono già attive anche per quanto riguarda l’assistenza territoriale. Si evince bene quindi – conclude il direttore Capodieci – che, lungi dall’issare bandiera bianca, siamo anzi nel pieno centro di un’azione per il superamento delle problematiche che definirei massiva e che si fonda su un impegno costante da
parte della direzione aziendale”.

L’ASP di Agrigento mette nero su bianco la cessazione dell’attività chirurgica di ortopedia a Sciacca

D iNINO PORRELLO

 AGO 1, 2024

Se la lingua italiana non è un’opinione, il direttore generale dell’ASP di Agrigento ha certificato nero su bianco la fine di ogni attività chirurgica in ortopedia di Sciacca e l’accentramento di essa su Agrigento, non è dato sapere se definitivamente o provvisoriamente.

Non è che la cosa ci sorprenda più di tanto, ormai è sotto gli occhi di tutti che l’Ospedale di Sciacca invece di venire adeguato agli standard di un DEA di primo livello è di fatto oggetto di un continuo smantellamento, che ne sta facendo di fatto un ospedale di base, prima ancora che la nuova rete ospedaliera siciliana lo certifichi come tale.

Ma vederlo scritto nero su bianco fa comunque un certo effetto, e occorre dare atto al nuovo direttore generale dell’ASP di essersi espresso con molta chiarezza.

L’inciso a cui ci riferiamo è il seguente: 

“Atteso che tali provvedimenti non sono stati sufficienti a garantire una benchè minima continuità assistenziale per i pazienti ricoverati, si è ritenuto necessario, secondo l’ormai consolidata logica dell’hub & spoke, centralizzare le attività chirurgiche ortopediche presso una sola struttura ospedaliera, individuata ad Agrigento, non solo per motivi di ordine geografico, ma anche sulla scorta dei dati di produttività. Qualche piccola quota di attività chirurgica ortopedica in elezione resta ancora appannaggio della struttura di Licata, in considerazione della disponibilità manifestata dal Direttore e dall’unico dirigente medico ortopedico in atto ivi presente(che, peraltro, è ormai prossimo al pensionamento)”.

Questa affermazione è contenuta nella seguente lettera che il dr. Giuseppe Capodieci, direttore generale dell’ASP di Agrigento, ha inviato ieri all’Assessorato Regionale della Salute, e per conoscenza a CittadinanzAttiva di Sciacca e al Comitato Civico Sanità di Sciacca:

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