Una serata densa di emozioni quella vissuta ieri sera dal pubblico di appassionati del Teatro di Sciacca all’interno dell’Atrio Superiore del Comune per il Premio dedicato a Vincenzo Catanzaro. Una serata fortemente voluta dalla famiglia di Vincenzo, dai figli Filippo e Salvatore, cresciuti a pane e teatro e dalla moglie Liliana Abbene.

Una prova difficile per lei che ha accompagnato per una vita intera e ha condiviso con Vincenzo la passione per questa arte così nobile e così difficile da portare avanti in un contesto come il nostro, in cui “i teatranti” affrontano tante difficoltà. Non difficile per le sue capacità di attrice, che noi tutti abbiamo da sempre riconosciuto, ma sicuramente, difficilissimo dal punto di vista emotivo. Salire sul palcoscenico senza avere al fianco Vincenzo, di cui è stata partner ma anche Musa ispiratrice. Un sodalizio artistico e umano condiviso sin da ragazzi. Dialogare con altri attori, che pur amici , non erano il Suo Vincenzo. Senza nulla togliere alla bravura di tutti gli attori e le attrici in scena, ivi compresi gli adorabili bimbi coinvolti, il nostro cuore era con Liliana. Dire che ieri sera Liliana ha superato se stessa non è una banalità scontata. Non sappiamo quello che ha vissuto con il suo cuore.

Ha affrontato le varie scene , in cui dal ruolo drammatico è passata al comico, con grande naturalezza e maestria. E alla fine, l’applauso calorosissimo del pubblico era, principalmente, per lei, che vincendo gli ostacoli che la vita, in questo ultimo periodo, le ha messo davanti, togliendole un uomo straordinario nel momento in cui avrebbe dovuto godersi la sua bella famiglia, quella degli affetti e quella artistica, è salita sul palco con coraggio e determinazione, ma soprattutto per amore di Vicè.

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