La crescente consapevolezza che è ormai in corso la battaglia finale per salvare l’Ospedale di Sciacca da un possibile declassamento a ospedale di base sta iniziando a produrre una qualche reazione. 

Così un commento da parte di un medico ospedaliero al nostro recentissimo articolo sulla emblematica vicenda della chiusura di ortopedia:

”Ho la sensazione, anzi è quasi una certezza, che l’ortopedia sia usata come specchietto per le allodole, al fine di mascherare tutte le altre criticità già note da anni ed altre in evoluzione (oculistica). La vera battaglia, quella finale, è la definizione della nuova rete ospedaliera e dell’intero assetto della sanità regionale, compresa la delicata questione della sanità territoriale. Tutto questo nel silenzio (colpevole) della politica locale e regionale. Dopo l’imponente manifestazione svoltasi a Sciacca a difesa del nostro Ospedale , qualche pacca sulle spalle ed impegni generici di Schifani, siamo ritornati nell’ oblio”.

Il Comitato Civico Sanità, preso atto delle promesse finora non mantenute da parte del nuovo dirigente generale dell’ASP, sta valutando le iniziative da adottare, con il coinvolgimento e il sostegno di quei deputati regionali che si sono maggiormente attivati nelle posizioni a favore dell’Ospedale di Sciacca: Margherita La Rocca Ruvolo e Michele Catanzaro. 

Due le iniziative che sarebbero in corso di valutazione: 

  • la richiesta al presidente della Regione siciliana di disporre una ispezione presso l’Ospedale di Sciacca, al fine di verificarne e certificarne le anomalie e le irregolarità gestionali per quanto riguarda disfunzioni varie quali tra l’altro le carenze di organico, i ruoli di primario non coperti per concorso, i servizi non attivati
  • l’organizzazione di una mobilitazione popolare per una manifestazione su Palermo e contestuale richiesta di incontro con il Presidente Schifani e l’assessore Volo, al fine di sottoporre ai vertici regionali una piattaforma di richieste finalizzate a rendere effettivo il DEA di primo livello per gli ospedali riuniti di Sciacca/Ribera, considerato un presidio da difendere a tutti i costi.

L’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, da noi sentita, ci ha confermato il suo personale impegno nel promuovere e difendere le istanze che provengono dalla comunità locale del distretto di Sciacca, costretta dagli attuali disservizi dell’Ospedale di Sciacca a migrare su altri presidi ospedalieri, di Palermo in particolare,  con pesanti ricadute di rischio per la salute pubblica.

Ci ha dichiarato di non condividere l’impostazione gestionale del livello regionale, orientata a favorire la sanità privata invece di quella pubblica. 

Ci ha detto di ritenere essenziale il mantenimento del DEA di primo livello sul distretto territoriale di Sciacca, per il quale non esiterà a combattere una seconda battaglia se dovesse essere necessario.