Nel nostro mestiere di giornalisti sappiamo bene come ci siano articoli che riscuotono immediatamente un numero elevato di visualizzazioni per l’argomento stesso che trattano, che potremmo definire ad alta sensibilità sociale.

Quello dei collegamenti tra Sciacca e l’aeroporto di Palermo è uno di questi argomenti, e il nostro articolo del 2 settembre, che ad esso faceva riferimento, ha infatti ottenuto in poco tempo oltre mille visualizzazioni.

È sempre stato così, questa tematica è stata affrontata più volte da ServireSciacca e, puntualmente, l’interesse evidenziato dai lettori è stato altissimo.

Non altrettanto si può dire delle amministrazioni che si sono susseguite nel tempo, che sul tema sono rimaste più o meno sorde o che non hanno comunque ottenuto risultati significativi nel migliorare la situazione davvero scandalosa di questi collegamenti tra Sciacca e l’Aeroporto Falcone-Borsellino.

Ciò a differenza di altre città come Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala e Trapani, che invece all’aeroporto sono collegate benissimo, anche di notte.

Per la verità l’ex assessore e vicesindaco Gianluca Fisco il tentativo l’aveva fatto in modo sicuramente più convinto di altri, ma anche la sua buona volontà aveva finito per infrangersi contro l’arrogante muro di sordità, disinteresse e indifferenza della ditta concessionaria del pubblico trasporto, nonché della stessa Regione siciliana.

Anche CittadinanzAttiva ha più volte sottoposto alla pubblica attenzione questa problematica, tra l’altro allargandola alla cattiva qualità del collegamento pubblico su pullman tra la nostra città e la città di Palermo.

Risulta evidente come si tratti di una problematica ad altissima sensibilità civica, tenuto conto della numerosissima utenza domestica interessata alla tratte Sciacca-Palermo e Sciacca-Aeroporto, ma anche ad altissima sensibilità turistica sia attuale che prospettica, in funzione del prevedibile sviluppo del turismo legato agli auspicabili sviluppi di una ritrovata “Sciacca città termale”.

Tutto questo è ritornato di prepotente attualità in questi giorni, con riferimento alla dichiarazione rilasciata dall’assessore regionale Aricò in merito al fatto che è entrata nella fase esecutiva la procedura per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale extraurbano di passeggeri su pullman in Sicilia (una gara ad evidenza pubblica da 883 milioni di euro, durata dell’affidamento nove anni, tratte da coprire previste dal bando che ammontano a un totale di 65 milioni di chilometri).

L’assessore comunale Antonino Certa ci ha detto di aver rappresentato nei mesi scorsi il problema dei collegamenti Sciacca-Aeroporto in assessorato e di aver ricevuto “rassicurazioni” in merito.

Troppo poco, rassicurazioni troppo generiche, a nostro avviso. 

Ci auguriamo vivamente di essere contraddetti dai fatti, ma se nella sua definitiva aggiudicazione e messa in opera il nuovo piano regionale dei trasporti avrà per l’ennesima volta sacrificato le esigenze di un forte potenziamento dei collegamento Sciacca-Aeroporto, allora sarà ormai troppo tardi e protestare non servirà a nulla.

Per questo sarebbe stato necessario, e probabilmente è ancora possibile farlo adesso, che l’amministrazione Termine attribuisca a questo argomento la rilevanza che merita e agisca quindi di conseguenza in assessorato, facendo sentire forte la voce della nostra città in funzione delle attuali esigenze di un servizio finalmente efficiente ed adeguato, ma anche delle esigenze che si prospettano per una ritrovata “Sciacca città termale”, al fine di ottenere garanzie certe e soluzioni già definite.

Per finire vorremmo qui riportare il contenuto di un messaggio pervenuto in redazione da parte di un nostro lettore, che ripropone una soluzione già più volte prospettata da CittadinanzAttiva e dal nostro giornale, soluzione che ci piacerebbe fosse dovutamente attenzionata da chi di dovere:

“Buongiorno, mi fa piacere che ServireSciacca abbia toccato un argomento che mi sta molto a cuore: l’isolamento di Sciacca ed il mancato collegamento con l’aeroporto di Palermo. L’idea l’avevo già prospettata all’Assessore Fisco in occasione di un incontro pubblico organizzato da CittadinanzAttiva, ma non se ne è fatto nulla. La soluzione è di creare un servizio navetta tramite vettori locali, in coincidenza con la linea Salemi a Castelvetrano. Questa forma di collegamento l’abbiamo attivata tra Urbino, dove vivo, e l’aeroporto di Bologna tramite lo shuttle che collega Rimini all’aeroporto di Bologna www.shuttleitalyairport.it ed abbiamo trasportato più di 2000 passeggeri in un anno. Ti lascio una massima: una destinazione è tale, solo se è raggiungibile!”

Altro commento da parte di una lettrice, pervenuto con riferimento a questo articolo, non appena pubblicato:

Buongiorno. Una città come Sciacca dovrebbe avere più corse di collegamento con l’aeroporto di Palermo visto che oramai si viaggia molto in aereo. L’attuale situazione è limitante e disagevole. Si è costretti a impiegare dalle 3 alle 4 ore per prelevare o accompagnare qualcuno all’aeroporto. Oggi come oggi è impensabile. Sciacca è una città che non sta al passo con i tempi.
Come mai Castelvetrano riesce e Sciacca sta a guardare? Secondo me occorre un interessamento serio di chi di dovere”.