È di oggi un comunicato stampa dei gruppi di opposizione in consiglio comunale, che ha per oggetto un altro depotenziamento dell’Ospedale di Sciacca definito “in arrivo”:
“ Giunge voce dagli uffici regionali – si legge – che l’assessorato regionale alla sanità, unitamente alla governace dell’Asp di Agrigento, stia pensando ad un ulteriore depotenziamento dell’ospedale di Sciacca. Questa volta nel mirino c’è il reparto di oculistica, che negli anni è stato un fiore all’occhiello del nostro nosocomio. Si sta infatti pensando, e ci risulta ci siano anche procedimenti avviati, al declassamento del reparto da unità operativa complessa, quindi con la presenza del primario, ad unità operativa semplice, così diventando di fatto dipendente da Agrigento che sarebbe quindi l’unico ospedale in provincia ad avere il primario nei reparti di oculistica. Ciò che stiamo rappresentando in verità circola come indiscrezione da diverso tempo ma sembra che in queste settimane si siano fatti passi in avanti. Chiediamo quindi al Sindaco, e alla classe politica regionale tutta, di verificare la vicenda e di fare tutto il possibile per scongiurare tale declassamento. Il reparto di oculistica di Sciacca, ricordiamo, svolge un servizio ad un territorio molto vasto che va ben al di là delle stesse competenze territoriali del nostro ospedale, trasferire il primario significherebbe davvero un brutto segnale”.
Insomma, come dire che la politica di Sciacca scopre ancora una volta l’acqua calda…
È evidente ed è sotto gli occhi di tutti che il depotenziamento dell’Ospedale di Sciacca sia in atto già da diverso tempo e che il suo declassamento a ospedale di base sia già preordinato dalla politica regionale. Come avvenuto per tanti altri ospedali italiani.
La classe politica cittadina fa finta di non accorgersene e ogni volta che scopre qualcosa che non va (e ce ne sono davvero tantissime in ospedale) chiede una “verifica” e “auspica” che il declassamento venga scongiurato…
È come recitare sempre la stessa parte, ripetendo sempre le stesse parole, come se fossimo in una rappresentazione teatrale.
Ma non lo siamo, qui stiamo trattando di sanità pubblica, in un distretto sanitario (Sciacca) negli anni più recenti bistrattato da tutti e senza alcun tutor politico di spessore.
Mesi addietro l’Ospedale di Ribera ha potuto contare sul tutoraggio dell’on.le Carmelo Pace, come se non fosse “riunito” a quello di Sciacca, in una battaglia apparentemente vinta ma che all’intero distretto e all’Ospedale di Sciacca ha arrecato solo danni (questa è la nostra ferma convinzione).
Cosa ci sarebbe da fare?
Non certo i comunicato stampa, che non servono a nulla, ma un’azione di mobilitazione popolare che porti sotto le finestre del palazzo presidenziale e dell’ARS migliaia di persone che gridino a gran voce la richiesta che “Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera” rimanga un DEA di I livello e che venga reso effettivamente tale, eliminando ogni inutile doppione.
Prima che sia troppo tardi.